Paesi emergenti da ripesare fra le borse mondiali

Paesi emergenti

Da tempo abbiamo dato un BUY sui paesi emergenti a cominciare dai mercati asiatici, Cina ed India in testa.

Li abbiamo notevolmente “sovrappesati” anche nei portafogli globali.

Ora al 10/15% di prezzi più cari se ne sono accorti anche in Goldman Sachs.

E’ la solita divergenza tra metodi basati su una lettura corrente ed analisi predittive da noi utilizzate quali l’Equity Risk Premium ed il Composite Leading Indicator.

Economie dei paesi emergenti in ripresa

La lettura più ottimistica di Goldman affonda le radici nella lettura di dati macroeconomici correnti in deciso miglioramento.

Contemporaneamente sono venuti meno alcuni elementi corrosivi rispetto all’attrattività dell’investimento emergente.

Basti pensare alla crisi della lira turca.

Non che la Turchia sia uscita dal tunnel ma almeno non è più in prima pagina quotidianamente.

Fattori destabilizzanti per i paesi emergenti

I mercati come detto sopra hanno anticipato la lettura di Goldman ma i fattori critici, ora superati, individuati dalla grande casa di investimento sono assolutamente corretti:

1 la politica monetaria restrittiva coi rialzi dei tassi negli USA ovviamente aveva inciso anche sugli umori delle borse dei paesi emergenti.

Le nuove aperture monetarie hanno giovato a Wall Street ma anche a tutte le borse mondiali, emerging comprese.

2 il rialzo dei prezzi del petrolio ha penalizzato soprattutto i paesi che di petrolio sono importatori.

Non a caso la Russia, grande produttrice di petrolio, è stato uno dei mercati migliori nel 2018, per quanto sia corretto catalogarlo come emerging…

3 I timori sulla guerra commerciale introdotta da Trump non hanno certo giovato al buon umore anche dei paesi emergenti non direttamente coinvolti.

Ora passata, pare la burrasca, tutti sono più positivi e propositivi.

4 Il rallentamento delle economie occidentali…ebbene qua si stava allora ragionando in anticipo e ora, che effettivamente molti dati si sono imbruttiti, nuovamente gli emerging corrono verso il futuro…

Al momento i dati macroeconomici europei sono tutt’altro che “risolti” ed anche gli USA pur ancora in trend di crescita viaggiano a ritmi decisamente più contenuti rispetto al 2018.

Evidentemente si confida molto nelle politiche monetarie espansive messe sul tappeto dalle banche centrali.

Il modello cinese

Evidentemente poi, parlando di politiche espansive è piaciuto molto anche il tipo di interventismo di Pechino che appena ha scorto segnali di rallentamento ha drasticamente mutato approccio con tagli fiscali ed investimenti pubblici.

Politica che, dai dati di ieri, pare l’economia cinese abbia già recepito.

E se viaggia la Cina viaggia tutto il mondo emerging e non solo.