Paesi emergenti, 4 indizi che fanno ben sperare

paesi emergenti

L’azionario emergente potrebbe avere buoni propositi per il 2020. Ci sono 4 indizi che fanno ben sperare: indebolimento del dollaro, stimolo creditizio cinese, nessuna escalation sui dazi e banche centrali generose.

Le felici previsioni le fa Tom Wilson, Head of Emerging Markets Equities di Schroders.

Cosa fa il dollaro

Non è un mistero che l’andamento del dollaro incide sui mercati. Se la moneta statunitense si indebolisce a beneficiarne sono i mercati delle valute emergenti. Con questa situazione le condizioni finanziarie negli emergenti potrebbe rappresentare una strada da percorrere con un biglietto verde deprezzato.

Stimolo creditizio

La Cina fa la voce grossa. L’impulso creditizio si è stabilizzato negli ultimi anni e l’introduzione di nuovi stimoli monetari e fiscali ha generato maggiore ottimismo. Wilson prevede che ci sarà un aumento del livello del debito.

Paesi emergenti: dazi come finirà?

Le tensioni commerciali nel breve temine tra Usa e Cina dovrebbero arrivare ad una soluzione. Le trattative sono in corso. Con un clima più disteso il ciclo industriale potrebbe migliorare evitando ulteriori escalation. A lungo raggio si pagano gli effetti negativi della globalizzazione.

Politica monetaria

Le banche centrali giocano un ruolo importante. La storia ci insegna che nel momento in cui lebanche centrali dei mercati sviluppati hanno fatto marcia indietro verso politiche più accomodanti, il quadro economico è cambiato.

La politica monetaria ha riflessi anche nei mercati emergenti.

Mercati emergenti

La crescita dei mercati dei Paesi emergenti viene stimata in termini di Pil del 4,5% con un rialzo rispetto al 2019 dello  0,4%.

Debito in eccesso, stagnazione secolare, non sono dei fattori positivi che rendono la vita agevole soprattutto ai mercati. Se la situazione non ha uno stravolgimento con maggiore fiducia e soprattutto una rotta di inversione per la crescita sarà sempre più difficile avere segnali confortanti. Per una maggiore cautela, infatti la visione positiva della Schroders sull’azionario emergentenel 2020 è corredata da una nota di cautela.