Ottenere la reversibilità della pensione integrativa è possibile?

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Sappiamo che le future pensioni probabilmente non saranno sufficienti per garantire un adeguato tenore di vita. Il passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo infatti, ha ridotto notevolmente l’importo degli assegni pensionistici. I conti della previdenza pubblica sono da anni in difficoltà. In molti ormai si chiedono fino a quando l’INPS sarà in grado di pagare le pensioni. Per questi motivi, sempre più italiani sottoscrivono pensioni integrative private. La previdenza complementare sarà quindi sempre più importante per i futuri pensionati. Ma come funziona realmente questo reddito? Garantisce una rendita al solo titolare o anche al coniuge? Insomma: ottenere la reversibilità della pensione integrativa è possibile? Scopriamolo insieme leggendo le prossime righe.

La reversibilità della pensione

I lavoratori possono chiedere il pensionamento solo al raggiungimento di determinati requisiti stabiliti dalla legge. Il pagamento delle rendite integrative potrà partire solo al raggiungimento di queste soglie. Il funzionamento della previdenza complementare segue infatti molte delle regole previste per le pensioni pubbliche. Anche per capire se è possibile ottenere la reversibilità della pensione integrativa, dobbiamo ricordare il funzionamento della reversibilità INPS. La pensione ai superstiti è un trattamento economico riconosciuto al coniuge in caso di decesso del titolare. L’INPS pagherà la pensione anche ai figli se questi risulteranno inabili al lavoro, studenti o semplicemente minorenni. L’ente calcolerà il trattamento di reversibilità in misura percentuale sulla pensione lorda del titolare deceduto. I superstiti percepiranno quindi un importo compreso tra il 60% ed il 100% di quanto da esso percepito. Anche la pensione integrativa prevede la reversibilità, ma con alcune differenze rispetto all’INPS.

Ottenere la reversibilità della pensione integrativa è possibile?

Se il titolare dovesse morire prima di maturare i requisiti per la pensione, i beneficiari riceverebbero il solo capitale versato. Ricordiamo che in questa fase l’assicurazione rimborserebbe esclusivamente quanto versato senza addebitare alcuna imposta. Le prestazioni pensionistiche integrative infatti, sono strettamente legate alla vita dell’assicurato. Per questo motivo se estinte prima dell’età della pensione, restituiscono semplicemente quanto versato senza prevedere alcuna rendita. Nel contratto di previdenza complementare, il sottoscrittore può scegliere l’opzione reversibilità. In base all’età anagrafica degli eredi, la compagnia potrebbe ricalcolare l’assegno e rivederlo al ribasso. In alcuni casi, ad esempio se il coniuge fosse molto più giovane del titolare, la pensione di reversibilità sarebbe sensibilmente più bassa di quella di partenza. Consigliamo ai lettori un’attenta pianificazione familiare prima di sottoscrivere un piano pensionistico complementare per il proprio futuro.