Ora le intercettazioni telefoniche possono essere acquisite anche per scoprire chi fa fatture false

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La riforma Cartabia ha modificato profondamente anche la disciplina del processo penale sui reati tributari. La giurisprudenza definisce come fatti puniti penalmente tutte le fattispecie disciplinate dal decreto legislativo numero 74 del 10 marzo 2000, riformato, poi, con il decreto legislativo numero 158 del 24 settembre 2015.

Oggi ci sono delle importanti novità emesse proprio con la riforma del 30 settembre 2021. Grazie a questi cambiamenti, ora le intercettazioni telefoniche possono essere acquisite anche per scoprire chi fa fatture false.

Come la riforma Cartabia modifica l’uso delle intercettazioni

L’articolo 134 del codice della privacy, cioè il decreto legislativo numero 196 del 2003, regola i tempi entro i quali i gestori devono, per legge, conservare i tabulati telefonici per gestione e fatturazione.

Le chiamate senza risposta hanno un limite di 30 giorni, mentre il traffico telematico “scade” dopo 12 mesi. Il traffico telefonico, invece, deve essere conservato per 24 mesi. Il pubblico ministero, con decreto apposito, poteva acquisire queste informazioni solo entro i termini predetti.

Si è sempre posto un problema di privacy, ma questi dati spesso sono fondamentali per gli inquirenti nella ricostruzione delle fattispecie di reato. Anche La Corte di giustizia dell’Unione europea si era espressa in tal senso, spiegando che l’acquisizione dei tabulati telefonici dovesse essere limitata solo ai procedimenti per gravi forme di criminalità. La riforma del settembre 2021 interviene proprio in questo senso.

Ora le intercettazioni telefoniche possono essere acquisite anche per scoprire chi fa fatture false

Nelle fattispecie previste dalla norma viene confermata la necessità del decreto motivato per i reati che prevedono come pena all’ergastolo o non meno di tre anni di reclusione. Proprio in questa descrizione rientrano quasi tutti i reati tributari. Dichiarazione falsa con fatture false o altri sistemi, scritture contabili nascoste, emissione di fatture false, per esempio.

Il decreto del PM deve essere convalidato entro 48 ore dalla sua emissione: altrimenti i dati richiesti, anche quando acquisiti, non potranno essere utilizzati in fase d’indagine né processuale.

Un esempio pratico di come questa riforma influenzerà le indagini per reati tributari

Gli inquirenti hanno il sospetto che un imprenditore abbia emesso delle fatture false. A questo si aggiunge la convinzione che anche il commercialista dell’azienda sia coinvolto nel reato. Il PM può richiedere l’acquisizione dei tabulati telefonici e scoprire, dunque, i ripetuti contatti che il professionista ha avuto con le società che hanno ricevuto le fatture false, pur senza avere rapporti professionali con queste. In questo caso, la posizione del commercialista si aggrava e il quadro indiziario peggiora.