La strada per fare soldi con le opere d’arte c’è. E’ un business che negli ultimi tempi sta avendo una impennata e genera per i fortunati in possesso di opere d’arte di un certo valore di fare soldi. Si utilizzano i canali tradizionali oppure quelli online con le vendite di opere d’arte che finiscono all’asta e vengono acquistati da chi risponde con il maggiore prezzo.
Il fenomeno che si fa largo
Il cross-collecting è emergente e al passo con i tempi perché legato all’online. Si tratta dell’acquisto di oggetti di collezionismo di ogni genere: arte antica, contemporanea, borse di lusso, design, orologi.
La migliore in assoluto
Tra le piattaforme più usate c’è Christie’s, tra le case d’asta tra le più trasparenti e comode per l’utente della piattaforma perché utilizza il sistema di bidding.
Christie’s per chi non lo conosce
Le aste più celebri degli ultimi tre secoli sono finite sempre su Christie’s. Offre una vetrina di pezzi d’arte straordinaria, fa almeno 350 aste annuali di ogni genere. E’ presente a livello globale e si è ritagliato una posizione di leadership di mercato anche nei Paesi emergenti. Un altro settore per il quale si è particolarmente specializzato è nelle vendite private tra clienti.
I numeri del 2019
Christie’s nel 2019 con le sue vendite all’asta ha registrato secondo una prima stima 5 miliardi di dollari. I dati completi delle vendite sia sul canale privato che e-commerce si avranno nel prossimo mese di gennaio quando il quadro sarà più chiaro.
L’asta più importante
L’opera Rabbit di Jeff Koon è stata venduta per US$ 91.075.000 ed è una delle cifre più imponenti riferita ad un’opera di artista vivente.
Perché comprano arte?
I collezionisti sono animati da una passione per l’arte e non si limitano ad un unico genere di interesse. Chi punta a fare un investimento su opere d’arte preferisce avere più pezzi di vari settori e stili: dal classico al contemporaneo, dalla ceramica alla fotografia.