Oltre a pomodoro e lattuga curiamo anche le altre piante dell’orto da questa malattia che provoca terribili marciumi dei frutti

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Con l’arrivo della primavera e delle prime giornate di caldo e temperature più miti, parassiti e insetti non tardano a far notare il loro arrivo.

I rimedi naturali con cui contrastarne l’azione sono davvero tantissimi. L’aceto, per esempio, risolverebbe una serie di problemi delle piante, ma prima di versarlo bisognerebbe capire i casi in cui potrebbe danneggiarle.

Per difendere le colture, poi, occorre saper riconoscere la presenza di parassiti e funghi e adottare le misure necessarie. In casi come questo, si tratta di malattie polifaghe, ossia che colpiscono davvero tantissime specie. Tra le principali:

  • girasole;
  • pomodoro;
  • zucchine;
  • carciofi;
  • carote;
  • sedano;
  • insalate di vario tipo.

Come sapere se una pianta è stata colpita

Il suo nome è Sclerotinia, una malattia fungina identificabile con la produzione di una sorta di “cotone bianco” su fusti e fogliame delle piante. Se non adeguatamente curato, il terreno conserva residui di questo fungo fino ad anche 10 anni, danneggiando il raccolto.

Sulla pianta inizia a essere visibile del marciume del colletto o del fusto. Le zone colpite appaiono, quindi, coperte da macchie brune e marcescenti. Una sostanza cotonosa, simile a quella prodotta dalla cocciniglia farinosa, inizia ad attaccare la pianta.

La conseguenza è una pianta che deperisce molto velocemente e che finisce con il collasso completo, a seguito dell’attacco dei tessuti interni. Persino sui frutti compaiono fastidiose macchie scure che rovinano irrimediabilmente il raccolto.

Oltre a pomodoro e lattuga curiamo anche le altre piante dell’orto da questa malattia che provoca terribili marciumi dei frutti

Una volta constatata la presenza della Sclerotinia, quale trattamento eseguire per proteggere piante come il girasole o gli ortaggi come il pomodoro o le zucchine? La lotta biologica avviene impiegando, maggiormente, del biofungicida. Ma anche le micorirrize come il Trichoderma stanno dimostrando una buona efficacia.

Il consiglio è sempre di prevenire l’arrivo della Sclerotinia, magari adottando lunghe rotazioni delle colture e mantenendo i terreni a riposo.

Estirpare i residui di piante colpite si dimostra davvero fondamentale. Così come è importantissimo evitare ristagni idrici che favorirebbero la proliferazione del fungo.

Pulire e disinfettare correttamente gli attrezzi dopo le potature è un’altra accortezza importantissima.

Ad aprile, oltre a pomodoro e lattuga, curiamo le piante come finocchi, fagiolini, peperoni, radicchio, zucchine e cetrioli da questo fastidioso parassita.

Per approfondire

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