Ok al Bonus di 2.500 euro per questi insegnanti e al punteggio di servizio extra ai fini delle graduatorie per le assunzioni a tempo indeterminato

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Con l’approvazione del DDL montagna (collegato alla Manovra 2022), l’Esecutivo ha dato l’ok a un’importante agevolazione per una fascia di insegnanti. Il riferimento è ai docenti che si trasferiscono presso le scuole di montagna ove prestano servizio.

Nell’intento di valorizzare e ripopolare queste zone, il Governo ha messo a punto un pacchetto di misure ad hoc. Tra le varie, il DDL interviene sulle scuole e la sanità di montagna, gli incentivi e le misure fiscali per le imprese agricole e forestali, etc. A tal fine, l’Esecutivo ha stanziato fondi per 100 milioni di euro per il 2022 e altri 200 per il 2023.

Con riferimento al mondo della scuola, e degli insegnanti in particolare, ecco la previsione di una serie di misure. Abbiamo anzitutto un credito d’imposta pari al 60% della spesa per l’affitto dell’abitazione fino a un massimo di 2.500 euro annui. Ma non finisce qui, poiché è prevista l’attribuzione di un punteggio di servizio extra per questi professionisti. Vediamo tutto con ordine, quindi, anticipando che c’è l’ok al Bonus di 2.500 euro per questi insegnanti.

Vediamo i primi commi del DDL Montagna che prevede un Bonus di 2.500

Partiamo dal secondo comma dell’art. 8 del disegno di Legge Montagna. Il testo prevede incentivi a beneficio dei docenti a tempo determinato che prendono servizio nelle scuole di montagna di ogni ordine e grado. Sono previsti benefici di natura economica e ai fini della graduatoria che porta all’inserimento a tempo indeterminato.

Cioè i docenti che prendono servizio nelle scuole site nelle aree montane acquisiscono un punteggio maggiore. In pratica questi docenti saranno agevolati nel guadagnare punti nelle graduatorie, utili ai fini delle assunzioni a tempo indeterminato. Tale beneficio, però, decorre a partire dal 2023 (comma 3).

Quali sono i requisiti per aver diritto a questo Bonus di 2.5000 euro?

Un’altra misura interessante adottata dal DDL Montagna è contenuta al comma 5 dell’art. 8. Esso prevede la concessione di un Bonus pari al 60% del canone di affitto, con un limite massimo annuo pari a 2.500 euro.

L’incentivo spetta agli insegnanti che prendono servizio in una scuola di montagna di ogni grado ed è legato alla locazione di un immobile ai fini del servizio. Il sostegno consiste in un credito d’imposta pari al minor importo tra 2.500 euro e il 60% del canone annuo di affitto dell’immobile.

Infine, il comma 6 dell’art. 8 prevede che l’incentivo sia riconosciuto anche in caso acquisto dell’immobile tramite l’accensione di un mutuo.

Ok al Bonus di 2.500 euro per questi insegnanti e al punteggio di servizio extra ai fini delle graduatorie per le assunzioni a tempo indeterminato

Il DDL precisa infine che questo Bonus non è cumulabile con altre misure similari già vigenti. Vale a dire con le detrazioni previste sugli interessi passivi legati ai mutui immobiliari (abitazione principale nei Comuni montani), né con altri Bonus affitti.

Al momento, quindi, occorre attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto ministeriale che contiene tutti i dettagli della misura.

Approfondimento

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