Non c’è anno migliore di questo per riprendere in mano il “poeta che creò l’Italia”. Nella notte fra il 13 e il 14 settembre, infatti, celebreremo Dante a esattamente 700 anni dalla sua morte. Vedere questo numero ci fa realizzare quanto la sua eredità non solo sia sopravvissuta al tempo ma si sia radicata nel nostro essere italiani. Questo evento è preceduto da un libro che promette di essere fra i più venduti.
Oggi in libreria la nuova opera di Cazzullo per rivivere Dante in chiave moderna. Questa è la seconda tappa del viaggio dell’autore per riscoprire Dante fuori dalle mura scolastiche. Cazzullo spera che questa sia una scala per avvicinarci al sommo poeta. Dato il successo del primo libro viene da pensare che sia proprio così. Forse grazie al suo stile narrativo diretto o alla presentazione dell’aldilà dantesco con gli occhi di oggi. Allora forse Inferno, Purgatorio e Paradiso non sono più luoghi così lontani, ma accessibili con le nostre esperienze degli ultimi anni.
Oggi in libreria la nuova opera di Cazzullo per rivivere Dante in chiave moderna
L’ultimo libro di Cazzullo è uscito in libreria il 7 settembre. La prima presentazione è avvenuta giusto ieri, il 9 settembre, a Camogli. Seguiranno gli appuntamenti del 15 settembre al Festival caffeina di Viterbo, del 16 a Firenze, del 2 ottobre a Brescia e del 18 A Bologna e a Reggio Emilia.
Tante occasioni in cui conoscere più da vicino questo libro che riesce a rimodellare Dante ai nostri occhi, scorgendo l’uomo dietro il mito. Seguiremo quindi il suo viaggio dall’inferno al paradiso e Cazzullo ha cominciato proprio dal primo con il libro A riveder le stelle del 2020.
Quest’anno invece arriveremo in Purgatorio con Il posto degli uomini. Dante il Purgatorio dove andremo tutti. Dal titolo capiamo il messaggio fondamentale dell’autore. Secondo lui infatti “a noi un po’ di Purgatorio non lo leva nessuno”. Dopotutto il Purgatorio è il luogo dei vizi e chi può dirsi privo di vizi? E allora eccoci a scalare la montagna, dove troviamo chi ha peccato di ira, avarizia, superbia, invidia, accidia, lussuria e gola. Lo stesso Dante è convinto che il suo posto sarà qui fra i superbi schiacciati da una pietra.
Incontreremo i vari personaggi dell’opera originale: il musico Casella, il poeta Guinizzelli, il miniaturista Oderisi da Gubbio e i pentiti Manfredi, Bonconte e Provenzano Salvani. Tutti vivono in questa terra di confine fra la terra e Dio, fra noi e Dio, fra ora e il dopo. E quando finalmente Dante abbandona Virgilio e abbraccia tutto ciò che Beatrice rappresenta ed entra nel Paradiso noi siamo lì con lui. Perché ognuno di noi è lì adesso, dopo il tunnel della pandemia, “puro e disposto a salire alle stelle”.
Approfondimento
Va a ruba l’attesissimo libro arrivato ora in Italia che ha conquistato il Mondo