Oggi in Borsa a Milano ecco cosa potrebbe succedere e perché una figura è importante per Piazza Affari

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Dopo 6 mesi di ribassi, per i mercati azionari potrebbe essere arrivato il momento dell’inversione del trend? La performance della prima parte del 2022 è stata tra le peggiori degli ultimi decenni sia in Europa che negli Stati Uniti. La statistica suggerisce che la performance dell’S&P500 nel primo semestre dell’anno è stata la seconda peggiore degli ultimi 90 anni. Dal 1932 ad oggi, l’indice di Wall Street in 14 casi ha segnato un ribasso nei primi sei mesi. Una ricerca statistica ci rivela che 9 volte nella seconda parte dell’anno la Borsa USA ha chiuso in rialzo.

Il recupero della Borsa USA nelle ultime sedute ha fatto ipotizzare che il mercato azionario americano possa avere iniziato il recupero. In realtà per molti quello in atto è rally in un bear market. Ovvero le ultime sedute in rialzo della Borsa USA sarebbero un piccolo rimbalzo in un mercato ribassista. Ed effettivamente osservando l’andamento dei prezzi dell’S&P 500 si può chiaramente vedere il trend ribassista dell’indice degli ultimi mesi.

Da fine marzo l’S&P500 è inserito in un canale ribassista. Solo l’uscita da questo canale potrà ufficializzare la fine del mercato orso. Per uscire dal canale l’S&P500 nelle prossime sedute dovrebbe tornare sopra la soglia dei 3.900 punti e chiudere la settimana sopra i 4.000 punti. Se ciò non avverrà è molto probabile che i prezzi possano scendere fino a 3.000 punti, come ipotizzato da alcuni analisti.

Oggi in Borsa a Milano ecco cosa potrebbe succedere e perché una figura è importante per Piazza Affari

Gli operatori in USA ed in Europa hanno paura della recessione, non ancora scongiurata. Gli investitori nell’Eurozona guadano con estrema attenzione alle prossime mosse della BCE. A luglio la Banca centrale europea alzerà i tassi dello 0,25%, ma è sul rialzo di settembre che c’è una grande incognita. I mercati temono un rialzo dello 0,5%. Addirittura il membro della Lettonia del consiglio della Bce, Martin Kazaks, avrebbe ipotizzato un rialzo dello 0,5% a luglio.

I mercati azionari di tutto hanno bisogno meno che delle incertezze. Meglio una notizia pessima ma certa che una notizia bruttina ma avvolta da incertezza. Ieri i maggiori indici azionari europei hanno chiuso in guadagno ma con rialzi contenuti. Piazza Affari ha avuto la performance migliore. Il Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dello 0,8%, spinto soprattutto dall’ennesimo rialzo monstre di un titolo.

Ieri Saipem ha guadagnato il 69%. Il balzo segue l’esplosione rialzista di lunedì. In meno di 2 sedute i prezzi hanno raddoppiato di valore e ieri hanno chiuso a 3,05 euro. Eppure, nonostante questo incredibile rialzo, la performance mensile è positiva solamente del 3%. Questo a causa dei forti ribassi delle precedenti sedute.

L’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) continua a muoversi in laterale all’interno di un rettangolo. Il lato superiore di questa figura passa per quota 22.500 punti, mentre il lato inferiore passa per la soglia dei 21.700 punti. Solamente l’uscita dei prezzi da questa figura probabilmente vedrà una accelerazione del trend nella direzione della violazione. Forse anche oggi in Borsa a Milano potrebbe avvenire questa rottura e comunque nelle prossime sedute. Ieri l’indice maggiore di Piazza Affari ha chiuso a 22.101 punti.

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