Oggi è Setup di Magic Box sullo S&P 500 Intervita al Dott. Gian Piero Turletti

ProiezionidiBorsa

Il Dott. Gian Piero Turletti è Autore degli ebooks Magic Box in 7 passi e Metodo RCM Edizioni Proiezionidiborsa nonchè componente di spicco dello Staff di Proiezionidiborsa.

E’ un consulente in tema di progettazione e organizzazione aziendale. E’ esperto sia di borsa e analisi finanziarie, che di azienda e di problematiche d’impresa; ha anche conseguito un master di specializzazione in organizzazione aziendale.

CI PUO’ SPIEGARE A CHE PUNTO SI TROVANO ECONOMIA USA ED EUROPEA, NONCHE’ CONSIDERARE I DIVERSI EFFETTI DELLA POLITICA MONETARIA DI FED E BCE?

Partiamo dall’economia USA. A tale riguardo, esistono opinioni diverse, in considerazione soprattutto dei diversi parametri da considerare, nel valutare se vi sia un’effettiva crescita o decrescita economica.

Tradizionalmente, questo parametro è costituito dal PIL, unitamente ad altri elementi, come la percentuale di disoccupazione.

Sotto questo profilo, è indubbio che l’economia USA si conferma in forte crescita, sia sotto il profilo del PIL, che in termini occupazionali. Anche le recenti trimestrali confermano dati di bilancio in molti casi superiori alle aspettative, a supporto di una visione espansiva del ciclo economico.

Alcuni analisti, tuttavia, ritengono che questi elementi siano solo formali, mentre per verificare un’effettiva crescita del benessere socioeconomico, si dovrebbe guardare ad altro, come la distribuzione del reddito e via dicendo.

Personalmente, direi che entrambe le prospettive hanno ragion d’essere, dipende da che punto di vista si guarda alla questione.

Per quanto riguarda gli USA, sicuramente l’economia è in fase di crescita non solo dal punto di vista finanziario, ma anche dell’economia reale, basti considerare il numero di posti di lavoro creati, e quindi non solo basata su una crescita dei mercati finanziari.

Peraltro risulta evidente una diversificazione delle politiche monetarie tra USA ed eurozona, soprattutto in materia di finanziamento del debito pubblico, che evidenzia comunque una maggior efficacia a favore della crescita economica nel caso degli USA, anche a parità di altre condizioni.

A COSA SI RIFERISCE?

Soprattutto alla circostanza che entrambe le politiche monetarie, della FED e della BCE, sono idonee a mantenere bassi i tassi di mercato.

Ma l’effetto è diverso.

A parte il fatto che mentre la FED continua nella tradizionale funzione di prestatore di ultima istanza del debito pubblico, il che costituisce invece un divieto per la BCE, va comunque considerato l’effetto dei tassi bassi sull’economia reale.

Infatti, la stretta del credito bancario pone le imprese in due situazioni diametralmente opposte.

Quelle di piccole e medie dimensioni praticamente non possono che ricorrere al credito bancario, per cui sono banco-dipendenti.

Anche legalmente, esistono infatti determinati limiti per le piccole e medie imprese alla possibilità di ricorrere a canali di finanziamento diversi, in particolare alle emissioni obbligazionarie.

Invece le grandi aziende possono farvi ricorso.

Questo comporta che tali aziende possano finanziarsi a tassi bassi, in un periodo come l’attuale, semplicemente incoraggiando gli investitori con uno spread integrativo rispetto al rendimento dei titoli di stato dei relativi paesi.

E conseguentemente si libera la disponibilità di capitali per nuovi piani di sviluppo.

Questa prospettiva non esiste per le piccole e medie imprese.

E questo fattore spiega anche perché le economie come la nostra, caratterizzate da un maggior numero di imprese di questo tipo, siano cronicamente in ritardo nell’agganciare le fasi di ripresa.

Del resto, se ad esempio la Germania è tradizionalmente il motore economico europeo, dipende principalmente proprio dalla presenza di grandi aziende, che possono finanziarsi a prescindere dai rapporti con gli istituti di credito.

Nell’attuale fase economica, non va peraltro dimenticata la crisi dell’est europeo e la conseguente dinamica deflattiva che ha investito l’eurozona.

VENIAMO QUINDI AI MERCATI AZIONARI:

COSA PUO’ DIRCI?

Analizzando i mercati tramite Magic box, posso dire che i principali mercati azionari hanno raggiunto target di prezzo in overshooting ribassista entro i setup temporali indicati dal metodo. E da qui è partito un copioso rialzo.

Tuttavia, l’impostazione grafica induceva ad ipotizzare anche target inferiori, salvo dinamiche rialziste oltre certe soglie di resistenza dinamica indicate dal metodo.

Come avevo infatti indicato in alcuni precedenti interventi, bisognava fare attenzione al fatto che, raggiunti determinati target ribassisti, gli indici ripartissero, superando tali soglie di resistenza.

Alla luce delle chiusure di ieri, martedì 26 agosto, è quanto verificatosi su diversi indici.

Naturalmente, il superamento di certi livelli implica anche la possibilità di storni in funzione di pull back.

ALLA LUCE DEL METODO MAGIC BOX, PUO’ QUINDI DETTAGLIARCI UN’ANALISI SIA RETROSPETTIVA, PER CAPIRE MEGLIO COSA SIA SUCCESSO, SIA PROSPETTICA, SUI PRINCIPALI INDICI AZIONARI?

Naturalmente, e per ogni indice considererò, retrospettivamente, setup di tempo e prezzo individuati, nonché proiezioni di obiettivi di breve in tempo e prezzo.

S & P 500: obiettivo ribassista previsto a 1908, minimo effettivo a 1904,78, entro il setup di fine agosto;

nel breve si è verificata rottura della resistenza ribassista in area 1960, mentre il supporto dinamico, sotto il quale si avrebbe inversione ribassista, passa oggi a 1967.

Oggi è comunque anche giorno di setup con target di prezzo ricompreso tra 1988 e, in caso di overshooting rialzista, sino a 2016,5.

DAX: obiettivo in overshooting ribassista previsto a 8960, minimo effettivo a

8903 entro il setup di inizio ottobre.

Sul medio termine una piena conferma del trend rialzista interverrebbe sopra la resistenza dinamica, oggi intersecante area 9695, ma attenzione che questo livello è prossimo al target di breve, centrato a 9720 e con possibilità di overshooting rialzista sino a 9995 per/entro il 5 settembre.

Inversione ribassista sotto il supporto dinamico, oggi intersecante area 9365.

FTSE MIB: obiettivo in overshooting ribassista previsto a 18850, minimo effettivo a 18885 entro il setup del 2 settembre.

Nella giornata di ieri la chiusura è stata superiore alla resistenza dinamica individuata da Magic box a 20570.

Oggi tale resistenza passa in area 20530. Il trend resta rialzista fino a che non venga violato il supporto dinamico, oggi intersecante area 19960.

Obiettivo di breve a 20885 con possibilità di overshooting rialzista sino a 21601 per/entro il 4 settembre.

EUROSTOXX: obiettivo previsto in overshooting ribassista a 3022, minimo effettivo a 2977 raggiunto entro il setup del 19 agosto.

Quindi è intervenuta conferma rialzista sopra la resistenza dinamica delineata da Magic box proprio nella giornata di ieri.

Per la tenuta del trend rialzista i prezzi non devono scendere sotto il supporto dinamico, oggi intersecante area 3101, ma discese sotto la precedente resistenza dinamica, oggi intersecante area 3145, potrebbero essere indici di uno storno.

Obiettivo di breve a 3211, ed in overshooting rialzista sino a 3300 per/entro l’8 settembre.