La Commissione nazionale per le società e la Borsa (Consob), ente che controlla la Borsa italiana, continua la sua battaglia contro i siti internet finanziari abusivi. In una nota pubblicata sul portale dell’istituzione si legge che Consob ha richiesto l’oscuramento di nuovi siti. Infatti si tratta di siti che propongono diversi strumenti per investimenti e trading online.
La Consob ha ordinato l’oscuramento di 7 nuovi siti web – 5 siti di intermediazione finanziaria abusiva. Altri 2 siti sono stati bloccati per aver pubblicizzata l’offerta di prodotti finanziari in mancanza di prospetto informativo – esercitando i poteri concessi dal Decreto Crescita.
I siti oscurati
L’Autorità ha quindi disposto l’oscuramento dei seguenti siti ed intermediari: CobraCFD Ltd (sito internet www.cobra-cfd.biz); White Rock Partners Ltd (sito internet https://mycapital.io); Vaneda Partners LTD e Zeus Partnership OÜ (sito internet www.dax100fx.com); Kleinman Enterprise Ltd (sito internet https://thecapitalstocks.com); Global Top Marketing LTD e GPS Marketing Ltd (sito internet https://profit-trade.net); UMO Finance Ltd (sito internet www.umo-finance.com); Alberto Simoni (sito internet www.umoperte.dazeroamarketer.com).
Sono 218 i siti complessivamente oscurati dalla Consob a partire da luglio 2019. Cioè da quando l’Autorità ha ricevuto il potere di ordinare l’oscuramento dei siti web degli intermediari finanziari abusivi. Per motivi tecnici l’oscuramento effettivo potrà richiedere alcuni giorni.
Gli operatori devono essere iscritti a un albo
In tutti questi casi, così come in quelli precedenti, la commissione nazionale contesta soprattutto il fatto che le società che fanno capo ai siti internet “non sono autorizzate alla prestazione”. Non possono prestare servizi di investimento nei confronti del pubblico italiano. Questo in quanto non risultano iscritte nell’albo tenuto dalla Consob.
La normativa contenuta nel Decreto Crescita
La possibilità di un intervento diretto in materia è garantita alla Consob dalle norme contenute nel “Decreto Crescita”. Varato un anno fa, stabilisce che l’autorità può ordinare ai fornitori di servizi di connettività internet o ad altre reti la rimozione delle loro iniziative. Vale per chiunque nel territorio della Repubblica, attraverso reti telematiche o di telecomunicazione “offre o svolge servizi o attività di investimento senza esservi abilitato”.
Occhio ai servizi finanziari-truffa
Occhio ai servizi finanziari-truffa. Per difendere gli investitori, inoltre, la Consob ha anche messo a disposizione degli utenti del proprio sito una sezione apposita denominata “Occhio alle truffe!”, nella quale si possono trovare informazioni su come evitare di cadere vittime di siti abusivi e di servizi non autorizzati.