Occhio a questo fattore che può determinare l’insorgenza di tumori, malattie cardiovascolari e neurodegenerative

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La scienza avanza velocemente, aiutandoci a comprendere determinati comportamenti del nostro organismo per impostare meccanismi di prevenzione adeguati.

Nell’immaginario collettivo e non solo, molti dei caratteri fisici, psicologici e biologici sono determinati unicamente da fattori ereditari.

In effetti gran parte delle malattie che purtroppo affliggono noi ed i nostri cari, tra i fattori predisponenti indicano l’ereditarietà.

Se un nostro parente di primo grado sviluppa nel corso della vita una determinata patologia, le probabilità che queste facciano parte del nostro patrimonio genetico aumentano esponenzialmente.

Tuttavia, pare che ci sia un altro fattore che insieme alla predisposizione ereditaria ci espone a maggiori rischi.

La ricerca in questo campo ci spiega perché prestare occhio a questo fattore che può determinare l’insorgenza di tumori, malattie cardiovascolari e degenerative.

Occhio a questo fattore che può determinare l’insorgenza di tumori, malattie cardiovascolari e neurodegenerative

Secondo gli studiosi dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, i nostri geni, anche quelli ereditati dai genitori, sono fortemente influenzati dagli stimoli ambientali che riceviamo nei primi 1.000 giorni di vita.

Pare dunque che siano proprio i messaggi che si ricevono prima nell’utero materno e poi dall’ambiente esterno ad intervenire nel funzionamento dei geni.

Questo comportamento genetico è probabilmente dovuto alla capacità di evoluzione e di adattamento che tutti gli organismi viventi hanno sviluppato nel corso della storia dell’umanità.

È proprio questa capacità di mutamento ad essere particolarmente attiva. Soprattutto dal momento del concepimento, nel feto e nei primi due anni di vita dell’essere umano.

Questo periodo, ricco di stimoli per i più piccoli, pare sia determinante nello sviluppo di gran parte delle malattie dell’adulto e dell’anziano.

Cosa influenza i nostri geni nei primi 1.000 giorni di vita

Sembra che questo scambio di messaggi che comporta l’attivazione di alcuni geni sia influenzato da numerosi fattori ambientali. Quindi, occhio a questo fattore che può determinare l’insorgenza di tumori, malattie cardiovascolari e neurodegenerative.

Inoltre, non solo l’inquinamento, ma anche determinati comportamenti alimentari, l’assunzione o la dismissione di certi farmaci, il fumo di sigaretta e l’abuso di alcool possono contribuire all’insorgenza di malattie.

Però ad essere determinante non sono solo le abitudini dei genitori prima del concepimento, durante la gravidanza e nella crescita del bambino.

Ad influenzare il bambino in questo periodo possono addirittura intervenire fattori psicologici, come ad esempio vivere in un ambiente familiare sereno ed a partire dal primo anno anche l’attività fisica.

La raccolta di queste informazioni riportate dai medici dell’Ospedale di ricerca di Roma potrebbe essere cruciale nello studio di nuove modalità di prevenzione e di cura.

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