Molti apprezzano un pollo arrosto perfetto, contornato di magnifiche patate. Ma non conoscono il modo corretto per conservarle in estate. Le patate devono stare in un luogo fresco e asciutto e all’interno di retine, ceste o sacchetti di carta, che permettano il passaggio dell’aria. Dunque, niente contenitori di plastica, per evitare la formazione di muffe.
Ma c’è di più da sapere sulla conservazione dei nostri tuberi preferiti. Ecco altri dettagli con i consigli degli Esperti di Cucina di ProiezionidiBorsa.
Quando il verde non è un colore positivo
Occhio a queste patate che diventano una bomba tossica per la salute. Quando le patate assumono un aspetto verdastro e compaiono “occhi” e germogli, meglio gettarle, perché sono diventate tossiche.
Hanno sviluppato la solanina, una sostanza che la pianta stessa produce in abbondanza, per difendersi da funghi e batteri. Un chilo di patate ne contiene da 50 a 100 mg, un valore sicuro per la salute.
Ma quando spuntano i germogli, questo valore raddoppia e arriva a toccare anche un grammo. Queste innocue solanacee diventano, insomma, una vera e propria bomba tossica per la nostra salute.
Occhio a queste patate che diventano una bomba tossica per la salute
Il valore massimo di solanina tollerato dal nostro corpo è pari a 3 mg per chilo. Un individuo che pesa 60 chili può tollerare non più di 200-400 grammi di questa sostanza.
Se accusassimo sintomi come nausea, dolori addominali e mal di testa dopo aver mangiato fuori casa, è possibile che ci abbiamo rifilato patate già germogliate o verdastre. Per prevenire questo inconveniente, non ordiniamo patate al cartoccio o lessate e lasciamo perdere quelle “rustiche”, vale a dire cotte al forno con la pelle.
Preferiamo sempre le patate fritte: la temperatura elevata elimina la concentrazione di solanina e ci mette al riparo da brutti scherzi.