Occhi puntati sulla Yellen

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I fantasmi dell’Europa tornano a infestare il timido clima di calma e innescando nuovamente turbolenze, seppure moderate, sui mercati del Vecchio Continente che avevano finalmente trovato una certa stabilità.

Spagna e Grecia sono solo le più recenti incognite che stanno mettendo sotto pressione un’Unione Europea già particolarmente provata dall’intensificarsi della crisi dei migranti che, insieme agli strascichi della crisi economica, ha prodotto un fiorire di pulsioni populiste vero incubo delle cancellerie del Continente.

Sul fronte banche centrali oggi l’attenzione è completamente incentrata sulla riunione di politica monetaria della FED che si concluderà questa sera presumibilmente con un nulla di fatto sul fronte dell’attuale assetto monetario con i tassi che verranno mantenuti stabili allo 0.50%.

Il focus della serata sarà infatti concentrato sullo statement, che verrà rilasciato immediatamente a margine della delibera, in cui gli analisti dovranno verificare la posizione dell’istituto di Washington sui punti caldi che interessano l’economia e la finanza globali.

Due gli elementi che catalizzeranno l’attenzione degli analisti e degli operatori: lo stato dell’economia a stelle e strisce dove la crescita si attesta su livelli ancora troppo timidi e il miglioramento della componente quantitativa dell’occupazione è ancora insufficiente per innescare una ripresa sostanziale dell’inflazione, e il contesto globale sia sul fronte della crescita dell’economia reale, sia sugli aspetti legati ai mercati finanziari ancora sotto pressione.

Parimenti, le azioni dell’istituto di Washington potranno andare in due direzioni e sintetizzeranno tutte le informazioni attualmente a disposizione del FOMC. Il primo scenario prevede un atteggiamento sufficientemente fiducioso nella ripresa e nella tenuta dei mercati globali che potrebbe essere incorporato in un’apertura ad un rialzo già a giugno, il secondo scenario ancora particolarmente interlocutorio senza menzione alla possibilità di un rialzo già prima dell’estate, metterebbe sotto pressione i mercati finanziari, ma potrebbe creare un sensibile sell off di dollaro, particolarmente auspicato da oltreoceano.

 

Market Movers

03:30 Australia Inflazione a/a cons. 1.8% prec. 1.7%

08:00 Germania Fiducia consumatori GFK cons. 9.4 prec. 9.4

08:45 Francia Fiducia consumatori cons. 95.0 prec. 94.0

10:00 Italia Fiducia imprese cons. 102.6 prec. 102.2

10:00 Italia Fiducia consumatori cons. 115.5 prec. 115.0

10:30 Regno Unito PIL a/a prel. cons. 2.0% prec. 2.1%

16:00 Stati Uniti Vendite di case in corso a/a cons. 1.93% prec. 0.7%

16:30 Stati Uniti Scorte petrolio EIA cons. 1.1m prec. 2.1m

20:00 Stati Uniti Riunione politica monetaria FED cons. 0.5% prec. 0.5%

 

EURUSD

La moneta unica continua a scambiare sopra quota 1.13 in attesa della riunione della FED di questa sera mantenendosi saldamente ancorata tra 1.13 e 1.1350 e attestandosi in area 1.1330 in apertura dei mercati europei. La forza della moneta unica sconta una certa debolezza delle piazze azionarie del Vecchio Continente e le attese per un nulla di fatto da parte dell’istituto di Washington che sarà chiamato questa sera a fornire la propria interpretazione dell’attuale contesto economico e finanziario a livello globale. Attenzione quindi alla volatilità del pomeriggio che potrebbe indebolire il cambio EURUSD qualora venissero confermati i dati sul comparto immobiliare in miglioramento e circa il messaggio della FED.

 

GBPUSD

Timidi segnali di ripresa dal PIL britannico che esce in linea con la rilevazione precedente a 2.1% anno su anno e sorprende al rialzo le attese degli analisti. Il dato consolida l’andamento in recupero della sterlina che si attesta a quota 1.4570 in attesa dei dati statunitensi del pomeriggio e della riunione di politica monetaria della FED di questa sera.

 

USDJPY

Giornata ancora all’insegna della lateralità sui massimi di periodo per lo yen giapponese che scambia in apertura di sessione europea a quota 111.10 in lieve ribasso dai massimi di ieri a 111.50 dopo che la seduta di contrattazioni in Sol Levante si è chiusa con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo in calo di un modesto 0.39%. Rimangono ancora attuali le preoccupazioni per la tenuta della calma sui mercati finanziari a livello globale e con ottima probabilità sarà la FED questa sera a fugare ogni dubbio. USDJPY è quindi atteso ancora in territorio laterale tra 111.00 e 111.50 per la prima parte della giornata fino ai dati americani su mercato immobiliare e scorte di petrolio che potrebbero dare un iniziale scossone al rialzo al cambio e prima della volatilità che interesserà la serata con la riunione di politica monetaria della FED.