Indubbiamente i mercati si stanno muovendo in attesa della Federal Reserve. Infatti sarà la Banca centrale USA, con ogni probabilità, uno dei market mover delle prossime ore. Questo perchè oggi inizia la riunione di 48ore che vedrà impegnati i vertici dell’istituzione statunitense. Riunione alla fine della quale potrebbe essere confermato il rialzo di 50 punti base sui tassi di interesse di cui si è parlato spesso ultimamente.
Occhi puntati sulla FED, dunque, ma in un panorama così variegato resta ancora, e non certo sullo sfondo, la questione Ucraina. Infatti anche la guerra, come è facile dedurre, sarà un ulteriore elemento che influenzerà i listini e l’andamento di molti titoli, oltre che di molte materie prime.
Soprattutto del petrolio il cui prezzo continuerà ad oscillare a seconda delle vicissitudini geopolitiche. Le ultime notizie parlano di un’Ungheria preoccupata per la propria sicurezza energetica. Ma non è la sola. Anche la Slovacchia potrebbe rompere il fronte europeo, in realtà mai decisamente compatto, di chi si oppone al gas e al petrolio in arrivo da Mosca, chiedendo un’esenzione. Da non dimenticare, inoltre che, sempre a proposito di petrolio, la Russia è membro dell’OPEC. A questo punto, sull’orizzonte delle quotazioni del petrolio, sarà solo questione di tempo. Quello che servirà per capire chi vincerà tra le forze rialziste derivanti dalla guerra in Ucraina e quelle ribassiste del lockdown cinese.
Occhi puntati sulla FED ma gli analisti guardano anche ad altro nel breve
Intanto a Piazza Affari, intorno alle 14, si rafforza l’ottimismo. Numeri alla mano il Ftse Mib registra un rialzo che supera l’1%. Per la precisione si parla dell’1,05%.
Tra i diversi settori del maggiore listino tricolore sono ancora le banche ad essere sotto la lente. Soprattutto dopo le ultime revisioni, in particolare quelle di UBS, che vede Anima Holding degna di un Buy (target fissato a 5 euro). Da comprare, sempre per gli stessi analisti, anche Banca Generali (t.p 35,70 euro). Ma anche il settore industriale attira l’attenzione. Tra i nomi è da segnalare Cnh Industrial che è da comprare sia per Banca Akros (t.p 18 euro) che per Intesa Sanpaolo (t.p 116,40). Per quanto riguarda gli energetici, proprio oggi Intesa Sanpolo ha votato per un rating add su Iren (3,20 euro) e Terna (7,90 euro). Buone notizie anche per Stellantis che incassa un Buy sia da Banca Akros (target a 23 euro) sia da Bestinver (26-28 euro).