Occhi puntati sulla Fed

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Con il pagamento da parte della Grecia delle tranche di aiuti dovuti a Fondo Monetario Internazionale e Banca Centrale Europea si chiude il capitolo estivo dell’avvicente tragedia greca che ha tenuto mezzo mondo con il fiato sospeso fino alla scena conclusiva. Ora la palla passa alle negoziazioni sul terzo pacchetto di aiuti dopo che il prestito ponte ha permesso ad Atene di saldare i propri sospesi e scongiurare l’incubo default.

L’attenzione dei mercati, anche a causa dell’assenza di dati macroeconomici particolarmente rilevanti durante questa settimana, sposta l’attenzione alla prossima riunione del FOMC che si celebrerà il 29 Luglio e dove le orecchie degli operatori saranno particolarmente attente ai segnali che usciranno dallo statement della FED.



Il memebro del FOMC Bullard ha infatti sottolineato come siano maggioritarie le prospettive che un rialzo avvenga già a Settembre, sostenuto dalle dichiarazioni della scorsa settimana del governatore Yellen davanti al Congresso statunitense.

 

Market Movers

Alle 22:30 negli Stati Uniti il dato API sulle scorte di greggio.

Alle 3:30 in Australia il dato sull’inflazione trimestrale atteso in risalita a 0.8% dallo 0.2% precedente, mentre il dato anno su anno è atteso a 1.7% dal 1.3% della rilevazione scorsa.

 

EURUSD

La moneta unica frena in area 1.0820 sui minimi di ieri la sua discesa e recupera terreno in apertura dei mercati europei riportandosi in area 1.0840 nel rapporto con il biglietto verde. L’assenza di dati macroeconomici anche per la giornata di oggi renderà gli scambi particolarmente laterali e, come anticipato, compresi nell’area in cui staziona in queste prime batture di contrattazioni in Europa a cavallo di 1.0850 grazie anche all’effetto inverso che la lieve retrocessione dei listini europei di questa mattina ha sulla moneta unica.

 

GBPUSD

Anche la sterlina inglese soffre di lateralizzazione nell’area compresa tra i livelli di 1.5550 e 1.56. L’apertura dei mercati europei ha segnato un lieve recupero del cable fino a 1.5590, tendenza che potrebbe proseguire durante la giornata e spostare la banda più in alto di mezza figura sopra 1.56. Tuttavia la scarsità di spunti macro per la giornata di oggi renderà i movimenti tendenzialmente più laterali.

 

USDJPY

Lo yen giapponese si mantiene ancora sopra 124.00 nel rapporto con il biglietto verde con una progressione verso 124.30 molto graduale anche a causa della bassa volatilità. La sessione asiatica che ha visto un’accelerazione del listino nipponico di quasi un punto percentuale ha influenzato il cambio USDJPY indebolendo la divisa giapponese e portandola fino in area 124.50. Lo storno verso 124.20 di questa mattina è dovuto principalmente ad un generalizzato indebolimento del biglietto verde che potrebbe proseguire considerato il forte rally delle scorse settimane.

 

Emanuele Rigo

Ava Trade