La prudenza non è mai troppa e gli hacker lo sanno benissimo. Ogni giorno, milioni di utenti sono vittime di truffe online che rubano i dati personali e possono causare gravi danni anche al nostro conto corrente.
Infatti, i virus non solo si infiltrano nei dispositivi rischiando di distruggerli, ma potrebbero anche entrare nei nostri conti bancari. In certi casi, è bene rivolgersi alla polizia postale e a chi di competenza per i relativi accertamenti.
Prima, però, di trovarci in situazioni pericolose come furti d’identità o simili, la migliore strategia è sempre la prevenzione. Spesso risulta difficile distinguere una truffa da un comportamento, per così dire, “lecito”, ma ci sono degli elementi a cui dover prestare molta attenzione.
In precedenza abbiamo suggerito alcuni consigli su come riconoscere potenziali hacker, mentre oggi vogliamo parlare di una nuova minaccia che sta girando su internet.
Occhi aperti sulla nuova truffa via email che si spaccia per le Poste e manda in tilt il computer
Solitamente, i pirati informatici si spacciano per agenzie, società ed enti autorevoli per ottenere la fiducia delle loro vittime. Ecco infatti che non mancano i finti messaggi di posta di Amazon o Unicredit, proprio come quella di cui si è parlato un mese fa.
Stavolta, però, i truffatori hanno puntato su un’altra azienda altrettanto importante in Italia, le Poste.
Proprio in questi giorni, molte persone hanno ricevuto un’email in cui si informa l’utente del sequestro di un fantomatico pacco. Nel dettaglio, le presunte Poste avvisano la sfortunata vittima che il motivo del sequestro riguarda il mancato pagamento dell’IVA. Per evitare che il pacco sia rispedito al mittente, il messaggio riporta un link su cui cliccare per versare i soldi dovuti.
Spam o non spam
Occhi aperti sulla nuova truffa via email che si spaccia per le Poste e manda in tilt il computer, oltre ad impossessarsi dei nostri dati.
Molti servizi di posta elettronica come Outlook e Gmail riconoscono le truffe e le indirizzano nella casella denominata Spam. Altre volte, tuttavia, potrebbe accadere che il nostro servizio non le riconosca come potenziali minacce ed ecco che le ritroviamo nella normale posta ordinaria.
Attenzione sempre all’indirizzo email del mittente, da verificare con cura ogni volta che riceviamo un messaggio sospetto. Ricordiamoci inoltre di diffidare da tutti coloro che ci chiedono soldi online, a meno che non sappiamo già di dover effettuare alcuni pagamenti.
Approfondimento
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