Obbligazioni a sconto sopra la tripla B: comprare o no?

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Obbligazioni a sconto sopra la tripla B: comprare o no?

Quando un titolo obbligazionario, sia esso corporate o governativo, scende a livello junk, cioè spazzatura, prende il poco edificante titolo di “fallen angel”, ossia “angelo caduto”. Questo perché passa, appunto, da uno status di High Yield (alto rendimento) a spazzatura. In realtà, i titoli spazzatura hanno una loro dignità. Parecchio alta, visto che ci sono strumenti finanziari che ci investono normalmente, come nelle obbligazioni che tutti conoscono. E che non c’è un gestore, anche di grosso e rinomato nome, che non abbia questi strumenti nel proprio arsenale finanziario.

E non hanno solo dignità. ma anche rendimento. Già, perché sono molto rischiosi, proprio perché sono “spazzatura”, ed a rischio elevato si accoppia spessissimo un rendimento più elevato della media. Ma esiste anche la chance opposta, cioè passare da fallen angel a “rising star”, cioè “stella in ascesa”. E si ha, ovviamente, quando un titolo junk torna ad essere almeno High Yield.

Dopo la decisione di prendere a garanzia dei prestiti al sistema anche i titoli con rating inferiore alla soglia “junk”, presa dalla BCE, il settore del credito europeo, sia sovrano che corporate, ha tirato un sospiro di sollievo. La stessa cosa aveva infatti fatto la FED qualche settimana prima. Ciò promette di risollevare un segmento di mercato che rischiava di essere particolarmente gravato dalla crisi da Covid-19. Di recente, sia a livello globale sia a livello USA, i prodotti con sottostante le obbligazioni ad alto rendimento sono tornati a registrare flussi di raccolta positivi. Quali sono le prospettive per il settore, dunque? Conviene comprare le obbligazioni a sconto sopra la tripla B?

Obbligazioni a sconto sopra la tripla B: comprare o no?

La decisione della BCE, quindi, fornisce maggiore supporto alle categorie di rating BBB dell’Investment Grade e BB nell’ambito degli HY. Questo approccio rafforza una view costruttiva sul segmento IG europeo. Quanto accaduto grazie all’attivismo della FED ha visto una comprensibile compressione del premio al rischio dei titoli con qualità più elevata nel mondo “speculative grade” (cioè i BB) rispetto al comparto IG. Ma ha anche favorito il calo degli spread di quest’ultimo. I flussi di investimenti privati ne hanno beneficiato, tornando di segno positivo dopo i notevoli deflussi registrati soprattutto lo scorso mese. Ciò è indiscutibile segno di un parziale ritorno dell’appetito per il rischio degli investitori obbligazionari.

Riteniamo che l’eventuale decisione della BCE di seguire la FED anche nel programma di acquisti potrebbe favorire una ripartenza delle emissioni corporate anche nell’ambito degli HY europei. L’esperienza dei dati storici mostra che il recupero da fallen angel a rising star non è solitamente rapido, dopo il downgrade provocato da effetti recessivi o da cause legate a fattori finanziari. In questo caso, l’impatto negativo maggiore si avrà soprattutto sul versante degli utili e degli attivi societari più che su quello del debito, grazie all’attivismo delle banche centrali e alle garanzie sui crediti introdotte dalle politiche fiscali.

Detto tutto questo, il punto nodale è il seguente.

L’appoggio fornito dalle banche centrali al mondo del credito e del debito, sia esso statale che corporate, è in questo momento totale. Si cercherà, per quanto possibile, da parte di FED e BCE, di non far fallire nessuna impresa. Ovviamente non ci si riuscirà, ma certamente l’azione concertata delle due più grandi banche centrali del mondo riuscirà a ridurre di molto i danni. Ciò apre sicuramente opportunità in quel settore che è l’alto rendimento, dove scivoleranno molte società oggi IG. Società che sono però solide, e che non vedranno il loro business intaccato più di tanto dalla crisi. I downgrade di rating che quindi subiranno saranno perciò l’opportunità di acquistare il debito di queste società a sconto, in alcuni casi uno sconto anche molto forte.