Nel comparto obbligazionario governativo europeo continuiamo a pensare che gli unici titoli appetibili siano i nostri BTP.
Una buona spalmatura di scadenze sui BTP, dalle più brevi alle più lunghe, può garantire rendimento e disponibilità in caso di necessità.
Per quanto riguarda i competitors ai BTP delle altre nazioni UE l’interesse è basso, tendente a zero, per motivi opposti.
Obbligazionario: rendimenti a zero, in alternativa …rischio!
Le obbligazioni governative in area UE per lo più vengono emesse, a cominciare dalla Germania, a tassi sotto lo zero anche su scadenze lunghe.
L’unico motivo per acquistarle è trovare un parcheggio a pagamento per la propria liquidità per chi non si fida delle banche.
Ma in una fase in cui la BCE ha annunciato un nuovo QE sotto forma di LTRO per le banche, ne vale la pena?
L’alternativa è andare su titoli Portoghesi o della Grecia ovvero quelli in area UE capaci di rendere più dei nostri BTP.
Qui però entriamo in un’area di rischio molto forte, specie sulle scadenze più lunghe.
Diciamo che gli interessi a sostenere l’Italia ed il suo debito sono molto più forti ed estesi di quanto parimenti potrebbe valere per Portogallo e Grecia.
Della Grecia poi sappiamo in quale stato versi dopo la crisi… tutt’altro che superata e con gran parte della popolazione senza lavoro e/o con redditi da fame.
Obbligazionario europeo. L’alternativa corporate
In ambito corporate, LTRO o non, evitiamo comunque per prudenza dovuta i bond dei settori bancario e finanziario.
Tolti questi rientriamo nell’enigma del rischio /rendimento.
Vale a dire che le aziende solide offrono rendimenti molto bassi in ragione di un rischio appunto contenuto.
Per dare un riferimento ci soffermeremmo con interesse soltanto sui corporate bond di aziende industriali europee.
In particolare sui bond corporate che tra i 3 ed i 5/7 anni si pongano con un rendimento del 3 o 4 % non oltre.
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