Nuovo sprint per l’export Made in Italy (+11,3%) fotografato dal rapporto Sace 2021

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Torna a volare l’export del made in Italy. Quest’anno abbiamo rialzato la testa con, in valore, quasi 500 miliardi di euro (+11,3%), si torna ai livelli pre-pandemia. Ecco le prime rilevazioni sul nostro commercio con l’estero raccolte dalla Redazione Attualità di ProiezionidiBorsa.

Si chiude un lungo anno di transizione

Nuovo sprint per l’export Made in Italy (+11,3%) fotografato dal rapporto Sace 2021. Abbiamo vissuto un anno di transizione turbolento, ma anche caratterizzato da un forte rimbalzo economico a livello globale. L’export italiano però torna a crescere dopo la profonda recessione a causa della pandemia. Nel 2021 le esportazioni hanno vissuto una ripresa a macchia di leopardo. Hanno mostrato di saper crescere rapidamente  in alcuni mercati e di saper tenere le posizioni in altri.

Presenti grandi personalità della Pubblica Amministrazione e delle aziende

L’ultimo Rapporto export dell’Ufficio Studi di Sace, presentato questa mattina, è il 15° dedicato all’export italiano nel mondo. All’evento hanno assistito il Ministro dell’Economia Daniele Franco, il Ministro degli Affari Esteri Luigi di Maio e Barbara Beltrame, vicepresidente per l’Internazionalizzazione di Confindustria. Presenti anche Francesco Starace, amministratore delegato Enel, Maria Bianca Farina, presidente Poste Italiane. Dopo il saluto del Presidente di Sace Rodolfo Errore, sono intervenuti l’amministratore delegato Pierfrancesco Latini, e il chief economist Alessandro Terzulli.

Nuovo sprint per l’export Made in Italy (+11,3%) fotografato dal rapporto Sace 2021

Sace ha stimato un rimbalzo dell’11,3% delle esportazioni italiane di beni in valore. Dunque già nel 2021 faremo pieno ritorno ai livelli del 2019.Le vendite di beni Made in Italy raggiungeranno quota 482 miliardi di euro entro fine anno. Si prevede un incremento  del 5,4% nel 2022 e poi un assestamento biennale della crescita del 4%. Tale ritmo, spiega il report, è superiore di quasi un punto percentuale al tasso medio precrisi (+3,1%, tra 2012 e 2019). Ciò consentirebbe al nostro export di raggiungere nel 2024 il valore di 550 miliardi di euro .

Una forte spinta da Next Generation

Raggiungeremo questo risultato anche grazie a ingenti programmi di ripresa (come il Next Generation Eu )  che genera una domanda aggiuntiva. Anche i progetti di scambio con gli Usa, la Germania, la Cina sono fondamentali. L’export italiano di servizi non si è ancora ripreso.  I numeri più negativi sono quelli del turismo. Attualmente è atteso un recupero solo parziale nel 2021 (+5,1%). Il settore servizi dovrebbe fare meglio nel 2022, quando si registrerà un incremento del 35,1%. La crescita proseguirà  a un ritmo medio del 5%, toccando i 120 miliardi di euro.