Nuovo record del nostro debito pubblico, un vero problema

Banca d' Italia

Nuovo record del nostro debito pubblico,  un vero problema.

A questi livelli possiamo stare ancora tranquilli?

Una risposta  molto difficile, purtroppo ho paura di no!

Ogni famiglia ha praticamente un debito di circa 96.000,00 euro, il costo di un piccolo appartamento in un piccolo centro periferico.

Sicuramente ci saranno ulteriori record  negativi nei conti pubblici.

Questo dato proviene da Banca Italia, la quale più volte ha espresso dubbi sulla tenuta dei conti pubblici nel nostro Paese.

Il dato peggiore, prima di questo,  era relativo al luglio 2019 quando arrivò alla fantastica cifra di 2.467,5 miliardi.

Con il calo delle entrate tributarie legate al Covid-19 e alla diminuzione del PIL, in particolare quello legato al turismo, questa cifra tenderà ad aumentare.

Il Governo è ancora diviso sulla eventuale richiesta dei Fondi del MES, che sono una forma di finanziamento immediata, con un solo vincolo di destinazione per spese dirette o indirette legate alla pandemia del coronavirus  ancora in corso.

Nessuno fa o dice nulla? Si parla solo di patrimoniale e poi ancora  di un’altra tassazione straordinaria.

L’aumento maggiore e più consistente proviene dalle amministrazioni  statali quasi 41 miliardi in più.

Possibile che non si voglia mettere un freno a questo canale di spesa?

Di questo passo  rischiamo di raggiungere quota 3000 miliardi di debiti?

Il problema è chi pagherà questi debiti, sicuramente non chi li ha creati.

Figli e nipoti saranno costretti a pagare questo enorme debito.

Una classe dirigente abituata a visioni di breve periodo, che scelte può fare?

Governi basati non su programmi determinati che vengono portati avanti indipendentemente da chi governa, ma sui sondaggi di gradimento,  possono veramente  mettere le mani su questo problema?

La politica  degli ultimi 25/30 anni basata sul personalismo dei politici, sui loro slogan come può affrontare problemi così importanti per la nazione?

Nuovo record del nostro debito pubblico, un vero problema

Negli ultimi  anni i governi che si sono succeduti al posto di comando della nazione sono durati mediamente 2 anni o forse meno. In questo modo è difficile chiedere  a chi sta nella stanza dei bottoni di prendere i provvedimenti giusti.

In una Italia nella quale si è voluto dare tutto a tutti come pensioni baby, pensioni liquidate sul sistema retributivo, in alcuni casi con i soli  ultimi tre mesi di stipendio, pensioni di inabilità ed invalidità date a chi non gli spettavano; chi prenderà  ancora una volta il timone della nave per condurla in un porto sicuro?

La pandemia ha certo contribuito in maniera considerevole ma i dati pre-Covid-19 non erano certo ottimali.

Nessuno parla di equalizzatore nel sistema pensionistico, tetto massimo alle pensioni se non determinate dal sistema contributivo, liquidazione di una sola pensione o un solo vitalizio per chi ha goduto di incarichi pubblici, anche su base regionale.

Trasformazione  nella pensione  sociale dopo che il pensionato ha ricevuto indietro oltre il doppio dei contributi versati.

Indennità dei politici legate solo alla pensione sociale, e con tetto massimo quattro o cinque volte tale importo, anche in presenza di sistema contributivo.

Eliminazione dei diritti acquisti di sola natura economica in danno ai principi costituzionali.

Chi si prenderà queste battaglie di democrazia al solo fine di eliminare il privilegio, il pregiudizio e la disparità di trattamento?

Dobbiamo aspettare un nuovo messia, speriamo di no!