Nuovo credito a tasso zero per dieci anni a determinate tipologie di imprese. Il flagello Covid da mesi ha messo in ginocchio molte aziende per gli ovvi problemi di liquidità. Nel corso di questo 2020 gli incassi sono stati i grandi assenti, a fronte di tante spese o perdite che si sono comunque dovute sopportare.
Per ovviare a tali difficoltà, da ieri ISMEA mette a disposizione 20 milioni di nuovo credito a tasso zero per dieci anni a queste imprese. Vale a dire per le imprese della pesca e per quelle operanti nel settore agricolo.
È il c.d. prestito cambiario, tecnicamente detto “Cambiale agraria e pesca – 10“. Il relativo portale è attivo dalle ore 12.00 di ieri e ad esso occorre accedere per l’inoltro della relativa domanda. Vediamo di capirne di più.
Nuovo credito a tasso zero
Le uniche due tipologie di aziende beneficiarie sono, dunque, solo quelle agricole e della pesca. La misura punta a dare sostegno alle aziende operanti in questi due comparti che hanno visto chiudersi i loro mercati di sbocco. Oppure che hanno subito gravi perdite a seguito del deperimento del relativo prodotto commerciato.
Al momento dell’inoltro della domanda, l’impresa interessata (agricola o ittica) deve risultare regolarmente iscritta al Registro delle Imprese.
Le caratteristiche della nuova liquidità
Le domande troveranno accoglimento secondo l’ordine di tempo in cui saranno state presentate. ISMEA andrà avanti fino all’esaurimento del plafond messo in campo, cioè 20 milioni di euro.
Il prestito cambiario concesso potrà giungere a un massimo di 30.000 euro. Ad ogni modo, la liquidità concessa non potrà superare il 50% dei ricavi che l’impresa richiedente ha dichiarato nell’ultima dichiarazione dei redditi.
Altro dato rilevante è che il tasso d’interesse applicato è pari a zero. Infine, va detto che sia la cambiale della pesca che quella agraria sono equiparate ad ogni effetto alla cambiale standard, cioè quella ordinaria.
In merito alla durata dell’ammortamento del prestito
Esso avrà una durata di cinque anni, con due di preammortamento. Volendo, si potrà prorogare il prestito fino a un massimo di dieci anni. Quest’ultima possibilità, tuttavia, è offerta solo alle PMI in regolare ammortamento.
Il piano di rientro, invece, parte dopo tre anni: ciò significa che le rate del prestito non si pagheranno per i primi 36 mesi. E questo anche per dare modo alle aziende di venir fuori dalla crisi.
Gli importi delle rate
Dunque, con questa misura, ISMEA intende sussidiare con nuovo credito a tasso zero per dieci anni a queste imprese colpite dal Covid.
In merito alle rate di rimborso del prestito, ci saranno due rate di pari importo, una al 36°, e l’altra al 48° mese dalla data di erogazione. Gli importi delle due rate saranno pari a 1/8 del finanziamento ottenuto. Il saldo, in unica rata, al termine del quinto anno.
In alternativa al saldo finale, si potrà pagare 1/8 e prolungare il prestito fino a dieci anni. In questo caso, ci saranno cinque nuove rate, ognuna del valore pari a 1/8 della liquidità ottenuta in origine.
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