Nuove scadenze per cartelle esattoriali e pignoramenti

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Un decreto legge intervento qualche giorno fa, ha fissato le nuove scadenze per cartelle esattoriali e pignoramenti. Senochè, alla stregua di esso, le notifiche e gli atti impositivi dell’Agenzia delle Entrate, nonchè le procedure esecutive, hanno trovato un nuovo differimento al 1° marzo. Segnatamente, la notifica degli atti impositivi, che erano in scadenza il 31 dicembre 2020, non potranno essere notificati fino a quella data. Lo stesso vale per le comunicazioni di irregolarità derivanti dalle liquidazioni e dai controlli formali.

Inoltre, non si potrà procedere con fermi amministrativi, ipoteche e atti esecutivi in genere. Si pensi ai pignoramenti di pensioni, stipendi, bloccati anche se già intrapresi. Si specifica che, anche questa volta, la proroga non verrà applicata nei casi indifferibili e urgenti. Di talchè, per un altro mese, permarrà il divieto di recapitare ai contribuenti morosi la notifica di un atto di accertamento o di una comunicazione di irregolarità.

In cosa consiste il provvedimento sospensivo

Con riguardo alle procedure esecutive, in particolare, fino al 28 febbraio 2021, le somme oggetto di pignoramento non dovranno essere sottoposte ad alcun vincolo di indisponibilità. Pertanto, il terzo pignorato deve renderle disponibili al debitore esecutato, anche in caso di già avvenuta ordinanza di assegnazione da parte del giudice dell’esecuzione. Senonchè, solo a partire dal 1° marzo 2021, riprenderanno ad operare gli obblighi imposti al soggetto terzo. Accanto a detta sospensione, sarà operativa la possibilità di accedere a dilazioni. Al riguardo, la soglia di tolleranza per la perdita del beneficio del termine, è aumentata da 5 a 10 rate non pagate.

Inoltre, coloro che presenteranno istanze di dilazione la cui decadenza sia maturata l’8 marzo 2020, possono chiedere una nuova rateazione. Il tutto, senza essere tenuti a versare, previamente, le rate scadute. Infine, è stato aumentato da 60mila a 100mila euro, il limite di debito entro cui il contribuente può scegliere la durata del piano di rientro. Quindi, occhio alle nuove scadenze per cartelle esattoriali e pignoramenti, che concedono, ancora, un attimo di tregua.