Nulla sembra smuovere le quotazioni di Restart che continuano nel loro lungo movimento laterale

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Sono ormai anni che questo titolo non riesce a sbloccarsi e a fare meglio del settore di riferimento. Tuttavia non è questa la cosa peggiore. Infatti, nulla sembra smuovere le quotazioni di Restart che continuano nel loro lungo movimento laterale che va avanti ormai da molti mesi.

Analizzando questo titolo bisogna decidere se guardare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.

Il bicchiere mezzo vuoto ci fa vedere la performance degli ultimi cinque anni che ha visto il titolo perdere circa il 90% a fronte di una media del settore di riferimento che ha guadagnato circa l’11%. La situazione non cambia anche se ci considerano gli ultimi tre anni o l’ultimo anno.

Chi, invece, è ottimista potrebbe evidenziare che negli ultimi 90 giorni di contrattazioni le azioni Restart hanno fatto leggermente meglio della media dei competitors. Nulla di eccezionale, parliamo di un rialzo del 4,2% negli ultimi 90 giorni, ma è pure sempre un’inversione di tendenza.

Prima di procedere alle risultanze dell’analisi grafica ricordiamo che nel caso di Restart c’è anche un altro aspetto molto importante che non va trascurato. La capitalizzazione del titolo è di poco inferiore ai 13 milioni di euro e gli scambi giornalieri molto ridotti. Ragion per cui c’è il rischio di elevata volatilità con conseguente aumento della probabilità di rimanere incastrati in posizioni in perdita.

Nulla sembra smuovere le quotazioni di Restart che continuano nel loro lungo movimento laterale: le indicazioni dell’analisi grafica

Restart  (MIL:RST) ha chiuso la seduta  del 18 ottobre a quota 0,404 euro in rialzo del 2,28% rispetto alla chiusura della seduta precedente.

Time frame settimanale

Come si vede dal grafico area 0,409 euro sta ponendo un freno fortissimo all’espansione rialzista del titolo. La chiave di volta, quindi, passa per una chiusura settimanale superiore a questo livello. In questo caso le quotazioni si dirigerebbero verso il I obiettivo di prezzo in area 0,439 euro. Gli obiettivi successivi sono indicati in figura. La massima estensione passa per area 0,598 euro (III obiettivo di prezzo).

I ribassisti potrebbero riprendere il controllo della tendenza in corso solo nel caso di una chiusura settimanale inferiore al minimo recente in area 0,36 euro.

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