Novità sorprendenti dal mondo dei funghi allucinogeni

funghi allucinogeni

Degli effetti della psilocibina contenuta nei cosiddetti “funghi allucinogeni” si è molto parlato. Classificata come droga Schedule 1, l’uso è severamente vietato. Il dibattito si snoda intorno agli effetti allucinogeni di questa sostanza psichedelica contenuta in alcune specie di funghi. In realtà, il punto focale della questione è la possibilità di utilizzare questa sostanza come trattamento contro la depressione e l’ansia.

I test sulla psilocibina hanno già dimostrato gli effetti benefici della sostanza su pazienti che non rispondevano alla comune cura. Negli ultimi tempi, la ricerca si è interessata anche agli stimoli celebrali e cellulari che sembrerebbero derivarne.

Da questi studi si evidenziano novità sorprendenti dal mondo dei funghi allucinogeni.

Trattamenti terapeutici e inibitori della serotonina

L’azione della psilocibina contrasterebbe gli effetti negativi degli psicofarmaci, con cui ancora oggi vengono comunemente trattate le malattie psichiche. Essa agisce in modo opposto ai trattamenti farmacologici, aumentando la connessione emotiva dei malati.

Gli studi più recenti (Johns Hopkins University of Baltimore, New York University) mostrano come l’uso a scopo terapeutico della psilocibina abbia buone possibilità di funzionare in questocampo. Il principio attivo potrebbe essere favorevolmente utile nel trattamento di disturbi del comportamento e della personalità, disturbi mentali e bipolari e per i malati terminali.

Ulteriori studi stanno cercando di comprovare la capacità della psilocibina di favorire la crescita delle cellule cerebrali grazie all’azione sull’ippocampo (centro della memoria e dell’apprendimento). Si è notato come le cavie sottoposte alla sostanza, imparino con più velocità come rispondere a determinati impulsi.

Per tale ragione, si ipotizza che l’uso della sostanza aumenti le percezioni positive e rivitalizzi il cervello. Specialmente per quanto riguarda le parti dedite alla metabolizzazione delle emozioni. Quindi si pensa possa essere utili nella guarigione da disturbi post-traumatici.

Novità sorprendenti dal mondo dei funghi allucinogeni

È vero che l’uso eccessivo della psilocibina contenuta nei funghi, può essere dannosa e crea stati di alterazione allucinogena. È anche vero però che in dosi piccole, pare poter iper-stimolare il cervello.

Si ipotizza la possibilità che sia un primo passo verso un futuro procedimento di riparazione di cellule cerebrali malate, sebbene le ricerche siano ancora agli arbori.

Nonostante i divieti che precludono di studiare il pieno potenziale della psilocibina sui pazienti, non possiamo escludere che in futuro questa sostanza possa fare la differenza in ambito medico.

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