Novità per la prevenzione del tumore al colon retto secondo questo studio scientifico

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Quando si parla di malattie come i tumori una delle parole chiave è prevenzione. Infatti, è risaputo che l’individuazione di eventuali cellule tumorali allo stadio iniziale permetterà di intervenire in maniera spesso risolutiva.

Individuare i tumori alla fase iniziale, infatti, sarà fondamentale per poter operare con interventi chirurgici meno invasivi o terapia farmacologica meno debilitante.

Si tratta, però, di una malattia subdola che in alcuni casi potrebbe rimanere allo stato embrionale per tempi molto lunghi.

La comparsa dei sintomi, infatti, non corrisponde allo stadio iniziale della malattia bensì ad uno stadio più avanzato.

Per questo motivo si parla tanto di prevenzione e tecniche di prevenzione, spesso invasive.

Già precedentemente si era trattato di alcune tecniche non invasive per la prevenzione di alcuni tipi di tumore.

Si tratta di tecniche che potrebbero rivelarsi utili per invogliare più persone possibili a sottoporsi alla prevenzione.

Team di scienziati sono al lavoro per mettere a punto delle tecniche utili a riconoscere indizi precoci della malattia attraverso campioni facilmente ottenibili.

Novità per la prevenzione del tumore al colon retto secondo questo studio scientifico

Da una ricerca svolta dall’AIRC tra gli studi più recenti troviamo quelli dell’Università di Houston, concentrati sui tumori del colon retto.

Oggi per la ricerca delle tracce di eventuale presenza di tumori si utilizza un test per la ricerca del sangue occulto nelle feci. Si tratta di un test utile per valutare la presenza di sangue dovuto, probabilmente, a piccole emorragie.

In Italia questo test è inserito in un programma di screening gratuito con quello per la prevenzione del tumore al seno e al collo dell’utero.

Effettuare questo test è molto importante per uomini e donne nella fascia di età compresa tra i 50 e i 75 anni. In seguito a un primo esame si effettuerà la colonscopia nel caso di positività.

Tuttavia, si consiglia di effettuare una colonscopia ogni 5 anni dopo i 50 anni, specialmente se si hanno casi di questo genere di malattia in famiglia.

Si tratta, sicuramente, di un test di fondamentale importanza per la prevenzione.

Tuttavia, lo studio di cui si scrive si concentra principalmente su un migliaio di proteine diverse.

Una novantina delle quali rilevate in percentuale maggiore nelle feci di coloro che hanno sviluppato la malattia. Questo potrebbe permettere una sua diagnosi precoce.

Gli studi sono solamente all’inizio ma si tratta di ottime premesse nella lotta contro uno dei tumori più micidiali di sempre.

Ecco, quindi, novità per la prevenzione del tumore al colon retto secondo questo studio scientifico.

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