Novità INPS 2021 sull’aumento degli assegni e dei benefici pensionistici per alcuni contribuenti

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L’ammontare delle pensioni e dei diversi trattamenti previdenziali può cambiare col tempo in riferimento ad alcune variabili. Conviene dunque raccogliere informazioni relative alle novità INPS 2021 sull’aumento degli assegni e dei benefici pensionistici per alcuni contribuenti. Nella circolare n. 148/2020  dell’INPS è presente la rivalutazione delle pensioni, delle indennità, dei trattamenti e delle misure assistenziali con eventuale aggiornamento degli importi. In un precedente articolo gli Esperti di Redazione hanno fornito dei suggerimenti su “Come ottenere un aumento di 840 euro all’anno sulle pensioni INPS”. Esistono difatti strategie che il pensionato può adottare per incrementare l’ammontare dell’assegno previdenziale.

In base alle più recenti rivalutazioni si registra un aumento dello 0,79% degli indennizzi e dei benefici economici che spettano agli invalidi di guerra. In particolare, l’aumento riguarda anche chi percepisce un trattamento previdenziale privilegiato come il beneficio della superinvalidità. Oltre a ciò vi sono ulteriori novità INPS sull’aumento degli assegni e dei benefici pensionistici per alcuni contribuenti. Le prestazioni economiche registrano un incremento soprattutto per i percettori dell’assegno vitalizio che il Decreto legislativo 96/1955 disciplina nel dettaglio. Si tratta di misure finanziarie a favore dei contribuenti che hanno subito una riduzione almeno pari al 30% dell’abilità lavorativa.

Novità INPS 2021 sull’aumento degli assegni e dei benefici pensionistici di alcuni contribuenti

I percettori dell’assegno vitalizio coincidono con le vittime del terrorismo, delle persecuzioni fasciste o razziali e con i familiari superstiti. Secondo la Legge 178/2020 ha diritto all’assegno anche chi ha contrastato il regime fascista tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945. Così come l’assegno vitalizio spetterà anche al cittadino che ha partecipato a manifestazioni antifasciste al di là del periodo di detenzione che ha dovuto scontare.

Ai destinatari dell’assegno vitalizio l’INPS riconosce nel 2021 importi più elevati a seguito della rivalutazione. Nello specifico, l’incremento sarà dell’1,25% per gli assegni pari a tre volte il trattamento previdenziale minimo. Dell’1,125% se gli importi oscilleranno tra le 3 e le 5 volte il trattamento minimo e dello 0.9375% le prestazioni che lo superano di 5 volte.