La Redazione fornisce aggiornamenti in merito alle novità dall’Agenzia delle Entrate sui controlli degli affitti in nero con multe da 516 a 5.160 euro. Il Fisco sta avviando accertamenti fiscali a carico di proprietari di immobili e strutture ricettive che non registrano i contratti di locazione. Sono recentissime le disposizioni presenti nel Decreto interministeriale, già sul sito del MEF, che regolamentano ulteriori accertamenti fiscali. Le novità delle verifiche fiscali riguardano lo scambio di dati e informazioni fra Agenzia delle Entrate e Comuni.
Gli accertamenti che l’Autorità fiscale mette in campo sono ad ampio spettro e molto capillari. Nell’articolo “Cosa controlla l’Agenzia delle Entrate?” troverete un elenco delle operazioni e dei versamenti più esposti a verifica da parte del Fisco. Nello specifico ci occuperemo delle più recenti novità dall’Agenzia delle Entrate sui controlli degli affitti in nero con multe da 516 a 5.160 euro.
Soprattutto preme sottolineare che le prime verifiche riguarderanno i contratti di affitto del 2020 e, in particolare, quelli relativi a locazioni per brevi periodi. Nel mirino del Fisco dunque figurano anzitutto appartamenti, ville e bed&breakfast che presuppongono soggiorni di breve durata. Il controllo sugli affitti brevi mira a scoraggiare l’evasione fiscale e l’elusione del pagamento della tassa di soggiorno ai Comuni.
Novità dall’Agenzia delle Entrate sui controlli degli affitti in nero con multe da 516 a 5.160 euro
Pesanti sanzioni pecuniarie raggiungono i proprietari di immobili che non registrano il contratto di locazione entro 30 giorni. Ciò vale anche per l’intermediario che trascura di trasmettere per via telematica i dati relativi alla registrazione del contratto. Secondo quanto stabilisce il Decreto legislativo n. 147/2013 le sanzioni pecuniarie oscillano tra 516 e 5.160 euro per i locatori che affittano in nero. Ciò perché il contribuente che non fornisce documentazione e comunicazione del contratto di locazione all’Agenzia delle Entrate evade il pagamento delle imposte.
Resta tuttavia valida la possibilità di regolarizzare la propria condizione e di adempiere agli obblighi fiscali tramite il ravvedimento operoso. Il che significa che il locatore può provvedere alla registrazione del contratto in ritardo pagando una sanzione di importo nettamente inferiore rispetto a quelle di cui sopra.