Non tutti sanno scegliere l’acqua da bere al supermercato in base a questo parametro fondamentale 

acqua

Quando si parla di organismo, nutrienti e salute, l’attenzione ricade quasi sempre su proteine, grassi, carboidrati, sali minerali etc. Puntualmente sfugge l’acqua, forse perché la si dà per scontata, come ovvia. Eppure saperla scegliere aiuta a fare la differenza, come nel caso della carne, della frutta e della verdura.

Abbiamo già visto qual è la migliore acqua in bottiglia al supermercato. Oggi approfondiremo l’argomento, anticipando che non tutti sanno scegliere l’acqua da bere al supermercato in base a questo parametro fondamentale.

Quanto bisogna bere ogni giorno?

Nel corpo umano l’acqua è il costituente numero uno, presente in maggiore quantità. I suoi benefici sull’organismo a dir poco si sprecano e non c’è fase del processo vitale in cui essa non sia coinvolta.

È anzitutto un lubrificante di tessuti ed articolazioni. Poi è un termoregolatore della temperatura corporea ed è vitale nel processo di respirazione. Dalla sua assunzione dipendono inoltre le reazioni biochimiche. Infatti agisce come solvente dei nutrienti (sali minerali, glucosio, vitamine, etc) nel corso della loro digestione, assorbimento, trasporto e utilizzo degli stessi.

Questa breve sintesi ci aiuta a capire quanto sia importante garantire il giusto bilancio idrico all’organismo. Con quest’ultimo termine s’intende l’esatto rapporto tra le entrate e le uscite di acqua al giorno. Esse variano in base all’età, al sesso e in parte anche dalla stagione.

Per una guida esaustiva e completa sul consumo idrico ottimale, ecco quanta acqua bere in estate (e non) per una pelle e un corpo idratati.

Non tutti sanno scegliere l’acqua da bere al supermercato in base a questo parametro fondamentale

Ma come scegliere l’acqua da bere e quali differenze esistono il liquido del rubinetto di casa e l’acqua minerale?

Sono tanti i criteri di differenziazione, il più importante dei quali attiene alla presenza e alla composizione dei sali minerali. Quella acquistata viene imbottigliata direttamente nei pressi della sorgente, in ambienti geologici e naturali che conferiscono purezza all’acqua. Quelle del rubinetto si possono rendere potabili prima del consumo.

Ritornando all’acqua minerale, esse si classificano in base al loro residuo fisso. Con questa espressione si fa riferimento alla quantità di sali ottenuti dopo essiccazione a 180°. Abbiamo:

a) acqua minimamente mineralizzata, la più leggera. Essa ha un residuo fisso non superiore a 50 mg/litro;

b) acqua leggermente mineralizzata, il cui residuo fisso è inferiore a 500 mg/litro;

c) acqua medio-minerale, con residui fissi compresi tra i 500 e i 1.500 mg/litro;

d) acqua ricca di sali minerali, ossia liquidi il cui residuo fisso eccede il limite superiore precedente. Il loro consumo è consigliato sotto stretto controllo medico in quanto potrebbero avere caratteristiche terapeutiche.

Approfondimento

È senza burro e lattosio questa torta di castagne e cioccolato super buona e facilissima da preparare.