Non tutti sanno che i frutti di questa pianta portafortuna potrebbero valere oro per la salute

sorbo

Per abbellire e decorare gli spazi interni ed esterni della nostra casa, non c’è niente di meglio che riempirli di verde. Coltivare piante e fiori, però, non sarebbe solo importante per donare agli ambienti un certo fascino, ma anche per attirare la fortuna. Secondo alcune culture, infatti, esistono delle piante portafortuna, capaci di portare nelle case di chi le ospita anche ricchezze e prosperità.

Sulle nostre pagine abbiamo visto diversi esempi del genere, come questa pianta ornamentale giapponese che allontanerebbe la iella. Oggi, in questo articolo, parleremo invece del sorbo, una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Rosacee, la stessa del mero, del pero, del ciliegio, e così via. Anche questa pianta, secondo alcune leggende popolari, è considerata un portafortuna di estremo valore. Infatti, si pensava potesse allontanare la fame, la miseria e tutte le negatività, attirando invece denaro e prosperità.

Caratteristiche estetiche

A seconda della specie e dell’habitat in cui prospera, il sorbo può superare anche i 15 metri di altezza e raggiungere addirittura i 30 metri. Per quanto riguarda le sue caratteristiche estetiche, risaltano subito la corteccia bruno scura e la chioma ben ramificata. Le foglie, di un colore verde scuro, hanno i margini seghettati e sono arrotondate alla base e acute all’apice. I fiori, invece, compaiono solitamente in tarda primavera, tra maggio e giugno. Essi sono riuniti a corimbi eretti, lunghi dai 5 agli 8 cm e sono solitamente bianchi.

Infine, i frutti, detti sorbole, sono dei pomi che possono presentare una forma simile ad una mela o una pera. Essi crescono riuniti in gruppi e non superano mai i 4 cm di diametro. Inoltre, presentano una colorazione che varia in base al grado di maturazione, passando dal giallo rossastro al bruno.

Non tutti sanno che i frutti di questa pianta portafortuna potrebbero valere oro per la salute

La maturazione vera e propria delle sorbole avviene in autunno, ma, una volta raccolte, non sono commestibili ed hanno bisogno di un processo di ammezzimento. Infatti, essendo troppo aspre, esse vengono predisposte in locali freddi e ricoperte con strati di paglia. Dopo qualche settimana, diventano più dolci e morbide e sono quindi pronte per essere gustate. Dal momento che, dopo questo processo, la buccia ha un aspetto sgradevole, esse non hanno molto valore commerciale. Inoltre, non tutti sanno che i frutti nell’antichità venivano utilizzati, soprattutto presso i Romani, per produrre dei deliziosi liquori.

Secondo alcuni studi scientifici, le sorbole, grazie alle loro proprietà diuretiche, rinfrescanti, detergenti e tonificanti, sono molto utilizzate in campo fitoterapico. Inoltre, sarebbero un’ottima fonte non solo di sali minerali (come potassio, magnesio, zinco e calcio), ma anche di vitamina C. Quest’ultima è una molecola antiossidante che contrasterebbe i radicali liberi, rafforzando il sistema immunitario.