Di regola, il reddito di cittadinanza è un beneficio che viene percepito a livello di nucleo familiare. Tuttavia, ci sono delle eccezioni alla regola. Ebbene, non tutti lo sanno ma ci sono casi dove il padre e la madre possono percepire entrambi e distintamente il reddito di cittadinanza. Ma, bisogna fare attenzione ai rischi. In particolare, taluni utilizzano la previsione per ottenere un doppio sostegno, aggirando la normativa. Per capire meglio ciò di cui stiamo parlando, iniziamo con lo specificare cosa prevede la legge. Poi, chiariremo cosa rischia chi percepisce indebitamente il doppio reddito, pur non avendone diritto. Anzitutto, la normativa qualifica come nucleo familiare le persone che fanno parte dello stesso stato di famiglia. Si tratta, dunque, di coloro che sono residenti sotto lo stesso tetto, più i componenti a carico. Le persone sposate, poi, sono considerate nucleo familiare, a prescindere dalla residenza. Quindi, anche se dovessero risiedere in luoghi diversi, farebbero parte dello stesso nucleo familiare.
Non tutti lo sanno ma ci sono casi dove il padre e la madre possono percepire entrambi e distintamente il reddito di cittadinanza. Ecco la normativa
La presunzione relativa alla sussistenza del nucleo familiare, non scatta nel caso di coppie di genitori non sposate e non conviventi. Questa, dunque, rappresenta l’eccezione alla regola, perchè avere un figlio in comune non significa, necessariamente, far parte dello stesso nucleo familiare. Tuttavia, quando si presenta l’ISEE, il genitore che risiede con il figlio, deve indicare l’altro genitore, ancorché non convivente. Quest’obbligo sussiste, salvo che in alcuni casi e questi sono:
1) che l’altro genitore risulti sposato con una persona diversa;
2) risulti avere figli con una persona diversa dall’altro genitore;
3) sia obbligato, al versamento di assegni periodici diretti al mantenimento dei figli;
4) sia stato interdetto dalla potestà genitoriale o allontanato dalla residenza familiare;
5) sia stato accertato inidoneo, sul piano affettivo ed economico, mediante un provvedimento dell’autorità. Se non ricorrono dette eccezioni, colui che convive con il figlio e fa richiesta del reddito, deve indicare l’altro genitore. Deve fare ciò nella compilazione dell’ISEE, inserendo anche redditi e patrimoni dell’altro.
Doppio reddito di cittadinanza a madre e padre
Nel caso-eccezione, fin qui descritto, essendoci due nuclei familiari, sia la madre che il padre possono percepire il RDC. Ciò, sempre che i singoli nuclei di riferimento, ne abbiano i requisiti. In questo non c’è nulla d’illegittimo, perchè è la normativa che lo prevede. Il problema è che la situazione indicata può essere creata fittiziamente. I due genitori, quindi, possono scegliere di avere una residenza separata per poter percepire un doppio reddito di cittadinanza. In questo caso, si rischia di incorrere nel reato di di falsità ideologica in atto pubblico. Per esso, l’art. 483 del codice penale, prevede la reclusione da tre mesi a due anni. In più, c’è ci sarà la revoca di tutti i benefici fiscali o assistenziali, ottenuti mediante la falsa dichiarazione.