Non solo con pecorino e pancetta ma così grassi e trigliceridi aumenterebbero mettendo a rischio il cuore

scelte alimentari

Non è una novità che una sana prevenzione ed un’adeguata attenzione nelle scelte alimentari possa fare la differenza nel controllo di alcuni disturbi. In particolare per quanto concerne alimenti che potrebbero mettere a rischio la salute cardiovascolare avevamo sottolineato che più di insaccati e formaggi sono questi alimenti che farebbero schizzare la pressione alle stelle.

Tuttavia, le scelte compiute a tavola potrebbero non essere le uniche a compromettere il nostro stato di salute, quanto alcune cattive abitudini del sonno. Infatti, contrariamente a quanto si possa credere non solo con pecorino e pancetta ma così grassi e trigliceridi aumenterebbero mettendo a rischio il cuore. A confermarlo sarebbe uno studio pubblicato dalla rivista Bmc Public Health che ha visto come oggetto di studio ben 133.608 soggetti.

Non solo con pecorino e pancetta ma così grassi e trigliceridi aumenterebbero mettendo a rischio il cuore

Tralasciando i ben noti fattori di rischio come eccessi di alcol e scarso movimento, gli studiosi avrebbero preso in esame la qualità del sonno. A tal scopo si sono individuati 3 gruppi di persone in base alle ore di sonno dormite nella giornata. I gruppi erano divisi tra soggetti che riposano 6-7 ore al giorno, i soggetti che dormono di più e quelli che ne dormono meno.

Ebbene sarebbe emerso che i soggetti che dormono troppo o troppo poco potrebbero incorrere in un innalzamento di trigliceridi e grasso nel sangue.

Nello specifico, la categoria di uomini che dormiva meno di 6 ore avrebbe riscontrato una maggiore predisposizione a sindrome metabolica e aumento della circonferenza addominale.

Nelle donne con scarsa quantità di sonno, invece, sarebbe stato rilevato un girovita più ampio considerato parametro di valutazione per rischi cardiovascolari.

Calo di colesterolo, ma quello buono

Allo stesso modo, sembrerebbe che i soggetti maschi che dormono più di 10 ore giornaliere presenterebbero l’aumento di grasso addominale e trigliceridi. Stessi effetti di un aumento di zucchero nel sangue e decremento del colesterolo buono Hdl sarebbero stati riscontrati nelle donne che dormono troppo.

Sebbene gli studiosi si riservino del tempo per approfondire la ricerca, hanno tentato di individuare tra le cause l’aumento di particolari ormoni.

Questi farebbero aumentare l’appetito e l’apporto calorico e ridurre le energie consumate nei soggetti che dormono meno di 7 ore. Questo potrebbe essere ricondotto all’aumento di circonferenza addominale e di obesità.

Naturalmente non esiste un cronometro per misurare al secondo quanto dovremmo dormire ma, per eventuali perplessità, sempre consultare un medico.

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