Il Centro Sud Italia è rinomato per le sue prelibatezze culinarie, tra le altre cose. Soprattutto quando si avvicinano le feste “comandate”, le famiglie si radunano attorno alla tavola imbandita spesso con piatti tipici. Tutti conoscono il famoso Casatiello, un rustico della tradizione napoletana che è stato sdoganato anche nelle Regioni vicine. Ma non solo Casatiello, questa tradizionale ricetta stupirà tutti. Meno persone invece conoscono una vera rarità della tavola italiana, così rara che si prepara in pochissimi paesini. Addirittura, le sue origini sarebbero da ricondurre a un piccolo borgo molisano: Colli A Volturno, in provincia di Isernia, nel Molise.
Un paesino abbarbicato sulle colline che sorge nell’alta valle del fiume da cui prende il nome. Molti dicono che il Molise non esiste, ma un detto della zona dice: “Chi viene qui piange tre volte: quando arriva, quando se ne va e quando dopo si pesa!”. E non potrebbe essere più vero: la piccola Regione propone un’offerta enogastronomica fenomenale tra formaggi, salumi, vini, tartufi e tanto altro.
Da far invidia a territori ben più blasonati. Ebbene, a Colli A Volturno si prepara, tradizionalmente nel periodo pasquale, una frittata che ha del gigantesco. Di norma quando si prepara una frittata si usano 2, 3, 4 uova… In questa ricetta se ne possono usare decine, addirittura centinaia.
Non solo Casatiello, questa tradizionale ricetta del Centro Sud si fa con le uova e renderà la Pasqua strabiliante
Di certo non parliamo di un piatto da consumare abitualmente, ma di una ricetta tradizionale che va gustata una volta sola l’anno. L’imponenza del prodotto finale, una specie di panettone alto 15-20 centimetri, si taglia con il coltello e si serve a fette. Viene gustata come antipasto nel giorno di Pasqua, e come “pasto al sacco” il giorno di Pasquetta. Si può anche conservare per diversi giorni e addirittura congelare. La preparazione è lunghissima: circa cinque ore. Richiede pazienza, fatica e una certa arte culinaria, in quanto per tradizione va cotta in una pentola di rame che si può chiudere per consentire la cottura su tutti i lati. Dedizione, passione e amore per il buon cibo: sono questi gli ingredienti principali per la frittata tradizionale collese.
La lavorazione è un trionfo di cucina povera: originariamente si usavano anche le frattaglie, oggi sostituite con i migliori salumi e formaggi locali. L’ingrediente segreto è però un’erba selvatica che solo gli esperti occhi delle signore collesi sanno riconoscere nei prati e nei boschetti che circondano il paese. Se qualche lettore dovesse trovarsi a passare per Colli A Volturno nel periodo pasquale, non esiti a chiedere un assaggio: l’ospitalità molisana stupirà e conquisterà tutti.
Approfondimento
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