Fare il pane è un’arte che si impara poco per volta, cercando sempre di migliorare. Gli ingredienti sono importanti. Ultimamente si stanno riscoprendo le farine utilizzate in passato, come quella dei grani antichi. In Italia poi ci sono diversi tipi di pane, che dipendono spesso dalle tradizioni regionali.
A ogni Regione il suo pane
A Napoli per esempio è celebre il cosiddetto pane cafone, una sorta di filone un po’ grosso e ben cotto. Vi è anche il bauletto di tradizione mantovano. In Liguria vi è la famosa schiacciata aromatizzata con le erbe, mentre in Veneto è celebre la treccia veneziana. In Puglia abbiamo la corona, in Sardegna il pane carasau, in Trentino il bauletto fatto con farina di segale e in Molise la tipica panella. Questi solo per citarne alcuni, ma sono tante le tradizioni.
Ogni tanto si cerca di fare il pane in casa, come anche la pizza. Ambedue richiedono la lavorazione di un buon impasto e qualche piccolo segreto. L’impasto è fondamentale per la formazione del pane, e richiede anche un buon lavoro di braccia. Ma non si farà più fatica ad impastare, perché il pane è buono anche senza lavorazione.
In effetti quando si prepara il pane, il lavoro grosso viene proprio al momento dell’impasto. Le mani si muovono ritmicamente. Dopo circa 20 o 30 minuti di lavoro, l’impasto è pronto. Per chi non è abituato a lavorare il pane, impastarlo potrebbe risultare faticoso. Proviamo allora a fare del pane che non richiede il lavoro d’impasto.
Non si farà più fatica ad impastare, perché il pane verrà croccante e soffice come in panetteria grazie a questo nuovo modo di cuocerlo
Prendiamo ½ kg di farina di tipo 1, un cucchiaino di lievito di birra secco, 400 g di acqua, cioè 2 bicchieri. Mettiamo il tutto in una ciotola e poi con un cucchiaio di legno o con le mani impastiamo per non più di un minuto. Il tempo necessario che gli ingredienti si amalgamino tra loro. Copriamo la ciotola e lasciamola nel forno per 12 ore, per farla lievitare.
Ora preleviamo la pasta dalla ciotola e su un piano con un po’ di farina la ripieghiamo più volte su sé stessa. È un’operazione di un minuto, che serve a far incamerare aria all’impasto.
Mettiamo una pentola di metallo in forno a 230 gradi per qualche minuto, per farla arrivare a temperatura. Poi mettiamo la pasta dentro la pentola. Lasciamo cuocere a 200 gradi per 45 minuti, con forno ventilato, chiudendo con il coperchio. Passato il tempo, togliamo il coperchio e attendiamo che la crosta superiore s’indori. Otterremo un pane morbido, croccante e ben lievitato, senza la fatica di impastare.
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