Se la pandemia ha colpito in modo particolare l’Italia con una conseguente crisi sociale, la guerra sta mietendo le sue vittime non solo sul campo di battaglia. Infatti, abbiamo sentito che la guerra in Ucraina ha avuto ripercussioni anche in Italia, soprattutto sotto il profilo economico.
Una conseguenza è stata l’aumento del prezzo del carburante per auto, arrivando a costare anche più di 2,50 euro al litro. A tal proposito, attenzione a questa truffa sui buoni benzina. Un’altra conseguenza ha interessato il prezzo della pasta e del pane.
Per non parlare degli scioperi dei trasportatori per la protesta sul rincaro benzina, a causa dei quali molti supermercati si sono trovati senza rifornimenti per diversi giorni. Se alcuni aumenti sono stati provocati dalla situazione storica attuale, tuttavia non bisognerebbe fare di tutta l’erba un fascio. Infatti, non per la guerra ma il prezzo di pasta e pane è salito per due motivi che con la guerra in Ucraina non avrebbero nulla a che fare.
I motivi da non sottovalutare
Questa tesi è quella affermata dall’Unione Nazionale dei Consumatori, che sostiene che la pasta avrebbe conosciuto un rincaro, dichiarato dall’ISTAT, a causa del calo delle importazioni dal Canada. A causa della grave siccità, le importazioni sono scese del 59,6%.
Come si nota, una ragione che non ha nulla a che vedere con la guerra, anche perché i Paesi coinvolti producono solamente il 2,3% di esportazione di frumento. Un dato pari a zero, quindi, che sicuramente non inciderebbe sui motivi dell’aumento dei prezzi.
Tuttavia, il secondo motivo sembrerebbe essere ancora più scoraggiante. Infatti, come sostiene l’Unione molti avrebbero approfittato della situazione bellica per speculare. A tal proposito, qualora si rilevasse un aumento esponenziale ed ingiustificato della pasta o del pane, il consumatore potrebbe ricorrere all’Autorità Antitrust.
Non per la guerra ma il prezzo di pasta e pane potrebbe essere aumentato per questo motivo da non sottovalutare ed ecco come risparmiare sulla spesa
A fronte dei rincari, come fare allora per risparmiare sulla spesa? Per prima cosa, uno dei motivi per cui spendiamo di più è la strategia di marketing. Trattasi di escamotage per indurre, inconsciamente, il cliente ad acquistare ed a spendere di più di quello che aveva preventivato. Tuttavia, ecco la nostra strategia per non cadere in questi “tranelli”.
In secondo luogo, per risparmiare, dovremmo recarci nei discount, in cui i prezzi sono inferiori, perché non vi sarebbero prodotti di marca. A tal proposito, sfatiamo il mito secondo cui i prodotti non di marca sarebbero di scarsa qualità.
Proviamo a girare per i vari supermercati per fare un confronto di prezzi, facendo attenzione anche alle varie marche. Per quanto riguarda il pane, solo il 6% dell’importazione totale proviene dai Paesi coinvolti nella guerra, per cui il suo aumento non sarebbe giustificato, così come quello della pasta. Pertanto, consigliamo di confrontare i prezzi anche nei vari panifici o nei supermercati che vendono il pane.
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