Forse non tutti sanno che in questo periodo è possibile reperire presso i nostri supermercati e ortofrutta rionali un frutto dalla sorprendente caratteristica. Quella, cioè, di essere praticamente utilizzabile per intero, buccia inclusa. Stiamo parlando di un frutto buonissimo che cresce soprattutto nelle coste temperate del nostro Meridione. Il fico d’India, oltre ad essere un frutto dotato di molte proprietà e segreti, ha infatti questo ulteriore grandissimo pregio.
Come se non bastasse, la sua buccia contiene sostanze quali calcio, ferro, potassio e magnesio. Del fico d’India, infatti, non si butta via praticamente niente. In troppi ignorano questo particolare, finendo per buttare nel cestino della spazzatura quello che potrebbe rivelarsi un ingrediente per una ricetta sfiziosa e rapida.
Non la polpa o le foglie, ma le bucce di questo frutto autunnale ci regaleranno una ricetta vegana sfiziosa, rapidissima e divertente
L’importante è sbucciare il frutto dedicando particolare attenzione alle sue spine e ricordando che le piccole estremità laterali tagliate vanno buttate. La preparazione è veramente rapida, basta armarsi di qualche fico d’India, di farina di ceci, olio di semi di arachidi, e delle più comuni spezie. Ricaviamo dai fichi le bucce, suddividendole per falde. Meglio essere pazienti e sfilare la pellicola esterna, così da assicurarci ulteriormente dell’assenza di spine. Possiamo ovviamente utilizzare la polpa per altre ricette.
Versiamo un pugno abbondante di farina di ceci in una bacinella, cui si unisce mezzo bicchiere d’acqua per amalgamare. A questo dobbiamo aggiungere due pizzichi di sale ed uno di pepe. Possiamo aggiungere anche un filo d’olio.
Dall’altro lato, prendiamo una ciotolina di pangrattato, cui aggiungere mezzo aglio tritato e un rametto di rosmarino spezzettato. Alcuni preferiscono una fogliolina di basilico triturata. Aggiungere un pizzico di sale anche nell’impanatura. A questo punto, ci basta immergere le nostre bucce di fico d’India prima nell’amalgama di farina di ceci e acqua e poi nel pangrattato. In questo modo, la superficie sarà ricoperta dal condimento.
Un ultimo passaggio
Possiamo procedere ora con la cottura in padella nell’olio di semi di arachidi. Quando vedremo le bucce essere dorate, potremo spegnere il fuoco ed adagiarle su carta scottex per far colare l’olio in eccesso. Una volta tiepidi, potremo passare alla degustazione.
Non la polpa o le foglie, ma le bucce di questo frutto autunnale ci regaleranno una ricetta vegana sfiziosa, rapidissima e divertente. Diamole un’occasione per ampliare le nostre conoscenze e perché è bello utilizzare un prodotto fino in fondo. Occhio solo se produciamo eccessi di olio della frittura, perché possono essere insospettabilmente dannosi se smaltiti in maniera erronea.