Insieme a carbonara e amatriciana, sono probabilmente le paste più conosciute e amate da tutti. La cacio e pepe con la sua deliziosa crema al formaggio e la gricia con il guanciale croccante. Delle vere eccellenze laziali che però sono anche tipiche delle Regioni confinanti.
Tra le paste che più si sposano bene con questi condimenti ci sono i pici. Una pasta che rappresenta l’essenza della cucina povera toscana. Degli spaghettoni che a seconda del luogo di produzione hanno nomi un po’ diversi. Questo perché i pici sono un tipo di pasta che ha origini lontane, risalgono all’epoca etrusca.
La grana irregolare permette di trattenere tutti i sughi garantendo un’esplosione di sapore. Un impasto semplicissimo di farina, acqua e sale che però è sinonimo di bontà e qualità. Nella cucina toscana si abbinano in genere con un sugo all’aglione, con un ragù di chianina o con un sugo d’anatra. Questi piatti sono uno dei punti di forza dell’incredibile Val D’Orcia.
Non i pici cacio e pepe o alla gricia ma una ricetta cremosa e veloce da preparare che è davvero buonissima
Invece di prepararli con una di queste ricette più popolari possiamo provarli in una versione rivisitata. Un incrocio di queste due incredibili paste che ci farà leccare letteralmente i baffi.
Ingredienti per 2 persone
- 200 g di pici freschi;
- 100 g di salsiccia fresca;
- 50 g di pecorino romano o toscano;
- 60 g di guanciale;
- 1 porro;
- 1 scalogno;
- 40 gr di burro;
- olio EVO;
- sale e pepe q.b.
Procedimento
Tritiamo finemente lo scalogno e puliamo i porri tagliandoli in lunghe strisce. In una padella versiamo un po’ di olio EVO e 20 gr di burro. Tuffiamoci scalogno e porro e lasciamoli soffriggere a fiamma bassa per una decina di minuti.
In un’altra padella mettiamo a rosolare il guanciale tagliato a tocchetti. Quando sarà croccante trasferiamolo su un foglio di carta assorbente a scolare.
Puliamo alla meglio la padella appena usata e aggiungiamo la salsiccia spellata dal budello. Cuociamo a fiamma alta, sgranandola con il mestolo. Quando sarà quasi pronta aggiungiamo il mix di porri e scalogno. Lasciamo insaporire a fiamma media qualche minuto prima di spegnere il fornello.
Cuociamo infine la pasta in acqua bollente e scoliamola al dente, tenendo da parte un po’ di acqua di cottura. Non saliamo troppo l’acqua perché i condimenti sono già molto sapidi. Trasferiamola in una padella con il burro rimasto e facciamola saltare a fiamma alta. Aggiungiamo il pecorino grattugiato e una dose generosa di pepe macinato. Versiamo un bicchiere di acqua di cottura e lasciamo che la crema si addensi. Prima di servire aggiungiamo il condimento di salsiccia, porro e scalogno e mescoliamo. Impiattiamo completando con il guanciale croccante.
Quindi, questa è un’ottima ricetta da servire per stupire tutti. Non i pici cacio e pepe o alla gricia che magari si è abituati a mangiare, ma un incrocio di sapori. Se poi vogliamo qualche idea per un secondo da abbinarci altrettanto buono proviamo il filetto di maiale scaloppato. Il suo sughetto è davvero irresistibile, a prova di scarpetta.
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