Uno dei momenti chiave della nostra vita è il fatidico ultimo giorno di lavoro prima della pensione. Dopo oltre 40 anni, infatti, la routine verrà sconvolta dal non dover più rispondere a degli obblighi lavorativi. Per molte persone, raggiungere questo traguardo è assai faticoso, soprattutto negli ultimi anni. La stanchezza, le condizioni professionali cambiate nel corso del tempo, la tecnologia che ha cambiato completamente il modo di lavorare. La crisi delle relazioni che si è acuita molto soprattutto nei luoghi lavorativi. La pensione, per molti, è una sorta di liberazione. Per tanti altri, però, soprattutto nei tempi attuali non è propriamente così.
C’è che in pensione ringiovanisce e chi, invece, si deprime. Chi è finalmente libero di dedicarsi ad altri interessi e chi senza lavoro si sente inutile. Abbiamo già visto alcuni suggerimenti su cosa fare dopo la pensione. Non solo, negli ultimi anni sta spopolando il concetto di buen retiro, il vivere parte dell’anno in altri Paesi, anche per godere di benefici fiscali. Un’onesta pensione, infatti, può permettere di vivere in maniera molta agiata in alcuni luoghi fuori dall’Italia.
Per molti, però, questo non basta. Se si ha il lavoro quasi come unica ragione di vita, ecco che non averlo più potrebbe causare dei forti problemi depressivi. Un senso di inutilità descritto in maniera magistrale nel film Fantozzi va in pensione. Un Paolo Villaggio superbo centrò, ancora una volta, tutto il disagio dell’inutilità percepita dal pensionato.
Non esistono solo buen retiro o volontariato, vediamo cosa fare per evitare di cadere in depressione dopo la pensione
Quindi, se non è più vita senza lavoro, ecco l’opportunità per il pensionato. Aprire una partita IVA e rimettersi in gioco. Creare una nuova attività, investire i soldi ricevuti dall’Inps per costruire qualcosa di diverso, magari aiutando qualche buon progetto pensato dal proprio figlio o da un nipote. Non accontentarsi di proseguire la carriera di prima, impedendo ai più giovani di subentrare, ma cercare una via nuova, più stimolante.
Requisiti
Per aprire una partita IVA in regime forfettario, oggi, per il pensionato ci sono pochi e semplici requisiti a cui rispondere se non ha iniziato a lavorare prima del 31 dicembre 1995. Infatti, se così fosse, non ci sarebbe nessun problema. Se avesse cominciato dopo quella data, invece, il pensionato deve aver compiuto 60 anni di età, se donna, e 65 se uomo e aver maturato 40 anni di contributi. Inoltre, non deve avere un reddito da pensione superiore ai 30.000 euro all’anno, che in pochissimi superano, soprattutto in quest’epoca.
Non esistono solo buen retiro o volontariato, ma si può dare una mano a se stessi e ai propri cari avviando una nuova attività. Lasciando, magari, in futuro un’eredità a figli e nipoti che sia qualcosa più di una semplice pensione. Cercando di combattere l’inutilità con dei progetti e delle idee nuove. Sono tanti i modi di godersi il periodo post lavoro. Ognuno può cercare il proprio con un unico fine, il proprio benessere mentale e fisico.