Ogni banca oltre all’apparente facciata di solidità, nasconde dei lati oscuri che solo gli addetti ai lavori sanno riconoscere. ProiezionidiBorsa che è una testata del settore, ci porterà a vedere l’effettiva solidità della banca a cui abbiamo affidato i soldi. Infatti non è difficile sapere se la nostra banca di fiducia è sul punto di fallire.
Che cosa fa una banca
La prima banca nella storia sembra sia stata la banca senese del Monte dei Paschi. Sono proprio nel Medioevo che le banche cominciano a nascere con un’attività che le caratterizzerà per il futuro. Prestavano soldi ai grandi mercanti, ai Signori del tempo, ai re. Prestare denaro per poi ritirarlo con gli interessi, è stata ed è l’attività caratterizzante di una banca.
In passato le cose non andavano sempre nel modo sperato, perché i re che non potevano restituire i soldi usati per finanziare una guerra, per annullare il debito, facevano semplicemente eliminare i banchieri con i quali avevano contratto il debito. In questo modo il debito era annullato manu militari.
Ancora oggi molte persone hanno dei debiti nei confronti delle banche da cui hanno ricevuto denaro in prestito. Sarà l’aver creato un mutuo per comprare una casa, oppure per capitalizzare un’azienda, fatto sta che molto è il denaro che prima o poi deve rientrare nei forzieri della banca.
Situazioni di crisi
Ma chiediamoci, che cosa succederebbe se questo denaro non potesse più rientrare? Se per qualche motivo non ci fosse più la possibilità di restituirlo? A questo punto la banca dovrebbe avere la disponibilità di denaro sufficiente per coprire le somme che mancano. Ma da dove prende la banca questi soldi?
Estremizzando e semplificando il concetto, le banche in genere prendono i soldi dai conti correnti aperti presso di esse. Se la banca presta molto, ma alla fine chi deve restituire non può, la banca si ritrova nell’impossibilità di rimettere i soldi nei conti correnti da cui ha preso. Allora la banca in questo caso è in una posizione vicina al fallimento. Una posizione critica che declassa la banca e la rende inaffidabile.
Non è difficile sapere se la nostra banca di fiducia è sul punto di fallire
Per sapere se la nostra banca è solida o mostra preoccupanti segni di cedimento, bisogna controllare un fattore che si chiama “CET1 Ratio” (Common Equity Tier 1 Ratio). È un indice di stabilità e indica le risorse che ha a disposizione la banca per poter far fronte ad una situazione di crisi.
Il CET 1 Ratio corrisponde ad un numero percentuale. Se questo numero si avvicina all’8%, pur rimanendone al di sotto, allora la banca è veramente in cattive acque. Se invece si avvicina al 14%, allora è una banca solida.
Per sapere la situazione della propria banca di fiducia, basta cercare su un motore di ricerca come Google, CET 1 Ratio e scrivere accanto il nome della banca, oppure scrivere direttamente “CET1 Ratio banche italiane 2020”. Apparirà la lista e il valore ad esse attribuito. Questo valore ci darà un’idea di quanto la banca sia più o meno affidabile.
Si faccia attenzione alle banche che si avvicinano all’8%, è il limite critico stabilito dalla BCE, Banca Centrale Europea .
Abbiamo visto che non è difficile sapere se la nostra banca di fiducia è sul punto di fallire.