Scade il 14 marzo questo interessante concorso pubblico. Come spesso accade, per accedervi sono necessari vari documenti o attestati. Ad esempio bisogna essere laureati, oppure avere solo il diploma superiore, bisogna essere cittadini italiani e così via. Insomma, ci sono vari requisiti a seconda poi del lavoro che si andrà a svolgere. Ma, in realtà, a volte non si richiedono solo degli attestati o dei documenti, ma anche altro che potrebbe coglierci alla sprovvista.
Concorso per 1.249 posti all’Ispettorato nazionale del lavoro
Dunque, a febbraio è stato pubblicato questo bando che scade il 14 marzo. Ovviamente siamo ancora in tempo per mandare la domanda, nel caso in cui ce lo fossimo perso e fossimo interessati. I 1.249 posti riguardano varie figure. I primi 1.174 sono per l’ispettorato tecnico con il codice ISP. Sono invece 50 i posti per funzionario socio statistico economico, codice STAT. Mentre 25 posti sono dedicati ai funzionari area informatica, codice INF.
Come abbiamo scritto sopra, ci sono degli attestati da presentare per accedere al concorso. E possono accedere coloro che hanno una laurea, un diploma di laurea, una specialistica e una magistrale.
Non dimentichiamo questa certificazione per accedere a un concorso pubblico da 1.249 posti che scade a marzo
Per accedere a questo concorso, è necessario fare la domanda in modo telematico. Ma i candidati che vogliono accedere al bando devono essere in possesso di una email PEC. Ovvero un indirizzo di posta elettronica certificata.
Se siamo già in possesso di una email PEC, allora non abbiamo nessuno tipo di problema. Se invece non l’abbiamo, allora dobbiamo crearne una. Creare une PEC non è assolutamente complesso e il tempo stimato di apertura è forse di 5 minuti. Ovviamente non è gratuita. Ci sono varie piattaforme che danno la possibilità di creare delle email di posta certificata.
L’abbonamento è annuale e ci sono vari piani. Molti di questi dipendono dalla memoria che si desidera nella email. Ma il costo dell’abbonamento può aumentare se si desidera avere anche la firma digitale, oppure la fatturazione elettronica o altre soluzioni. Se vogliamo però solo la PEC, che equivale a mandare una email con valore legale, equiparabile a una raccomandata con ricevuta di ritorno, allora si può fare il piano base. Ed allora non dimentichiamo questa certificazione per accedere a un bando pubblico dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
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