Un contributo di TRADERS’ Magazine Italia ad una corretta metodologia di trading
Scelgo solo grandi trend nel mio trading. Volete sapere perché? Vi racconterò una breve storia. Per oltre 30 anni, ho fatto trading non solo con azioni, materie prime e certificati, ma anche sul mercato dei cambi. La prima esperienza con i movimenti valutari fu piuttosto negativa. Fu nel 1982 quando, alla tenera età di 16 anni, programmai un viaggio in auto attraverso gli Stati Uniti. Misi da parte un bel po’ di soldi per finanziare tutto – in definitiva, spesi 6.000 dollari e una carta di credito caricata per due mesi dall’altra parte dell’oceano. In quell’epoca tutto era ancora molto lento: i cambi delle valute estere venivano aggiornati presso gli uffici di cambio all’aeroporto solo una volta al giorno e i regolamenti delle carte di credito avvenivano solo ogni quattro-sei settimane. Non avevo mai sentito parlare di eventuali fluttuazioni della valuta, ma di ritorno dalla vacanza arrivò il brusco risveglio.
Uno dopo l’altro: per prima cosa fui a New York, dove comprai un vecchio fuoristrada, uno di quei furgoni di grandi dimensioni degli anni ‘70, ad un prezzo esagerato – già la metà del mio capitale si era volatilizzato. Per fortuna, avevo una carta di credito, che venne usata molto spesso nei due mesi successivi.
A quel tempo il presidente era Ronald Reagan e, durante la mia vacanza, il dollaro USA salì nei confronti del marco tedesco da 1,75 a 2,40. L’utilizzo intensivo della carta di credito accumulò le spese, che non fu possibile compensare con la vendita della vettura. Dal momento che in California non si utilizza sale stradale – con la conseguenza che le automobili si arrugginiscono poco o nulla – la mia nuova auto, acquistata a New York, e leggermente arrugginita, non valeva praticamente nulla. Quasi scoppiai in lacrime quando ricevetti solo $150 per la mia auto che avevo acquistato per $ 3.000.
Ma quella non fu l’ultima volta che i miei occhi si riempirono di lacrime: l’ascesa del dollaro americano in questo periodo fu di circa 800 pips. Dopo quattro settimane cominciarono ad arrivare i conti della carta di credito. Le spese supplementari della vacanza con la costosa auto, le fluttuazioni valutarie e la scarsa pianificazione raddoppiarono i costi della vacanza. Mi ci sono voluti anni per riprendermi da quel disastro finanziario – il sogno era diventato un incubo.
Allena la pazienza
Questa fu la mia prima esperienza sul mercato valutario e mi costò un sacco di soldi. In seguito non si verificò mai più. Oggi sono in possesso di alcune banconote da 500 e 1.000 dollari statunitensi, che sono popolari oggetti da collezione. In questo caso attesi pazientemente prima dell’acquisto che il dollaro scendesse a 1,40 nei confronti del marco tedesco. Nel frattempo, ottenni alcuni buoni guadagni nel lungo termine, per esempio, quando negoziai i movimenti dell’euro in dollari USA da 1.05 a 1.40.
In sostanza, uso deliberatamente la pazienza acquisita per aspettare il momento giusto per entrare in un forte trend. Spesso può succedere di essere buttato fuori con un piccolo profitto se il movimento atteso non arriva. Ma almeno ho aspettato così a lungo fino a quando la mia analisi mi ha dato un segnale.
Thomas Bopp
Autore Internazionale di TRADERS’ Magazine Italia
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