Nikkei 225: dati brutti ma l’azionario sale

Nikkei 225

Nikkei 225: dati brutti ma l’azionario sale. Come mai? Cosa succede e cosa attendere?

Dopo il rialzo dei giorni scorsi, gli indici di Borsa delle principali piazze finanziarie europee questa mattina fanno segnano leggermente rosso sul punto percentuale. Causa Eurogruppo rinviato e causa alla seduta piatta delle principali Borse asiatiche nella notte. A pesare sull’umore degli investitori l’avanzare della pandemia del Covid-19 che in tutto il Mondo è arrivata a segnare 1.431.900 contagi e 82.172 morti. A questo si aggiunge il nulla di fatto, come anticipato prima dell’Eurogruppo, incapace di elaborare una proposta da sottoporre ai leader europei che si incontreranno nei prossimi giorni.

Dati Giapponesi

Il climax negativo non sembra per il momento riguardare il Giappone. La Borsa del Sol Levante continua la marcia trionfale dopo la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Premier Shinzo Abe, con il principale indice il Nikkei 225 che ha chiuso la seduta con un +2,13% a 19.353,24 punti, avvicinandosi ai massimi di 19.564 punti toccati il 25 marzo.

Nikkei 225: dati brutti ma l’azionario sale

Probabilmente il fattore è legato al fatto che ancora la situazione epidemica a Tokyo sia moderatamente sotto controllo, un pò per via degli ordinativi di macchinari, dati  diffusi nella notte che hanno segnato un -2,4%, risultato migliore delle attese (-2,9%). C’è però da ricordare che la rilevazione si riferisce al mese di febbraio, quando ancora gli effetti del coronavirus non si erano del tutto manifestati e il Paese sperava ancora di vivere il sogno olimpico nei prossimi mesi.

Dati macro Giappone

Il surplus delle partite correnti di febbraio è stato pari a 3.170 miliardi di yen a fronte di attese per 3.061 miliardi. Sempre in febbraio, gli ordinativi per  macchinari hanno mostrato un incremento inatteso salendo del 2,3% su mese, a fronte di  attese per un calo di 2,7%, dopo il +2,9% di gennaio.

Secondo un sondaggio Reuters si  ritiene che il Giappone entrerà in recessione ​ quest’anno. Si aspetta  inoltre che la prossima mossa della BoJ vada ancora in senso accomodante.

 Approfondimento

I rimbalzi dei mercati continuano ad essere venduti

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