I contribuenti italiani sono stretti nella morsa del Fisco. Nel nostro Paese la tassazione per lavoratori ed imprese supera talvolta la metà dei guadagni. Questo significa che alcuni contribuenti versano più all’Erario di quanto non possano tenere per sé e la propria famiglia. Inoltre, la crisi economica in Italia si sta rivelando più dura che altrove. Le difficoltà dovute alla pandemia si sono infatti sommate alla grave recessione precedente.
Insomma, in questo contesto è particolarmente difficile pensare di avviare un’attività economica. Il rischio è che sempre più italiani decidano di espatriare e cercare fortuna all’estero. Attirati da economie più floride e tassazioni meno penalizzanti. Questa tendenza comporta però gravissime perdite per il nostro Paese. Ovvero minori entrate ed una pressione fiscale ancor più forte per i contribuenti italiani. Dal MISE arrivano però buone notizie per chi avvia una nuova attività: niente imposta di bollo ed altri balzelli per questi contribuenti.
Le start up innovative
Il MISE, con il decreto del 17 febbraio 2016, aveva introdotto una serie di agevolazioni per le start up innovative. Con questo termine si intendono le nuove attività economiche che rispondono a determinati requisiti. L’obiettivo della norma è agevolare l’imprenditoria e facilitare lo sviluppo di imprese innovative. Capaci di creare ricchezza per il Paese ed occupazione per i giovani laureati. Le agevolazioni riguardano sia la creazione che lo sviluppo di queste imprese.
Chi investe in tali realtà può infatti beneficiare di specifici bonus fiscali, che possono arrivare fino al 50%. In altre parole, chi apporta capitali utili a queste imprese riceve uno sconto dalle tasse pari alla metà dell’investimento effettuato. Lo Stato ha previsto anche vantaggi nella gestione quotidiana e sgravi burocratici per le start up innovative.
Niente imposta di bollo ed altri balzelli per questi contribuenti
Tra le agevolazioni previste dalla normativa e rinnovate anche per il 2021 figurano l’esonero dal pagamento di determinati costi. Come, ad esempio i bolli ed i diritti di segreteria per l’iscrizione al registro imprese. Oppure i diritti annuali dovuti alle Camere di Commercio. Le aziende iscritte nei registri delle start up innovative potranno risparmiare alcuni costi e concentrarsi nello sviluppo imprenditoriale. Insomma, niente imposta di bollo ed altri balzelli per questi contribuenti grazie all’iniziativa del MISE. Questi vantaggi hanno durata quinquennale e decadono con il venire meno dei requisiti previsti dal D.L. 179/2012. L’obbiettivo di questi sconti è agevolare la ripresa economica della Penisola. Per il 2021 lo Stato ha cancellato anche altre imposte a vantaggio di cittadini ed imprese.