In un mondo che punta sempre più sui pagamenti digitali, c’è una società leader del settore che stenta a trovare la sua dimensione in Borsa indecisa tra il rialzo e il ribasso. Un interessante dato emerso durante il “The European House – Ambrosetti” è che nel 2020 il valore delle transazioni con strumenti di pagamento digitale si ridurrà solo del 2% rispetto al -11,8% registrato nei consumi, con un tasso medio annuo di crescita che raggiungerà il +12,7% nel quinquennio 2021-2025 (a fronte del +10,1% del periodo 2015-2019).
Tuttavia, NEXI potrebbe essere vicino a una svolta rialzista ma potrebbe anche accelerare al ribasso. Questo è quanto emerge da un’analisi dei grafici del titolo. Eppure per gli analisti non sembrano esserci dubbi con un consenso medio accumulare e un prezzo obiettivo medio che esprime una sottovalutazione del 30% circa. Secondo il metodo dei multipli di mercato, invece, il titolo risulta essere sopravvalutato.
Se, poi, si considera che i margini generati dalla società sono tra i più elevati della Borsa valori, l’azienda quindi è particolarmente redditizia, non si comprendono bene le difficoltà borsistiche.
Tra i principali punti deboli di NEXI ricordiamo che la società ha una situazione finanziaria difficile con un elevato indebitamento netto e un EBITDA relativamente basso. Inoltre, sulla base delle quotazioni attuali, la società ha un livello di valutazione particolarmente elevato in termini di “enterprise value”.
NEXI potrebbe essere vicino a una svolta rialzista ma potrebbe anche accelerare al ribasso: i livelli da monitorare secondo l’analisi grafica
Le azioni NEXI (MIL:NEX) hanno chiuso la seduta del 25 marzo a quota 14,52 euro in ribasso del 3,30% rispetto alla chiusura della seduta precedente.
A testimonianza delle difficoltà del titolo facciamo notare che dall’ultimo report di due mesi fa le quotazioni sono rimaste praticamente invariate a fronte di un Ftse Mib40 che ha guadagnato oltre il 10%.
Allo stato attuale le quotazioni si trovano in una situazione che potrebbe portare a una decisa accelerazione o al rialzo o al ribasso.
Come vediamo dal grafico settimanale, infatti, le quotazioni sono a contatto con il supporto in area 13,98 euro (I obiettivo di prezzo). La tenuta di questo livello potrebbe dar origine a un rimbalzo che a sua volta potrebbe portare il mese di marzo a chiudere sopra la resistenza in area 14,76 euro. In questo caso assisteremmo a una svolta rialzista di lungo periodo che potrebbe portare il titolo verso i massimi storici in area 26 euro.
Nel caso di rottura del supporto, invece, la discesa continuerebbe verso gli obiettivi di medio/lungo termine indicati in figura.
Allo stato attuale la cosa peggiore che possa capitare è il trading range nell’intervallo 15,02 euro-13,98 euro. A quel punto solo una chiusura settimanale esterna a uno di questi livelli potrebbe dare direzionalità alle quotazioni.
Time frame settimanale
Le linee oblique rosse rappresentano i livelli di Running Bisector; le linee orizzontali i livelli de La Nuova Legge della Vibrazione. Sulla sinistra è mostrato il volume per ciascun livello di prezzo. Il pannello intermedio riporta il segnale di BottomHunter. Il minimo sul time frame considerato è segnato quando è uguale a 1. Il pannello dei volumi mostra il volume scambiato per ciascuna barra confrontato con una media mobile esponenziale zero lag a 20 periodi. Nel pannello inferiore è mostrato lo Swing Indicator che mostra i segnali al rialzo e al ribasso sullo strumento in questione.