Si è parlato molto dell’assegno di maternità 2021 pensato per tutte le mamme. Molte donne saranno contente di sapere che non c’è nessuna discriminazione con questo assegno che spetta a tutte le mamme lavoratrici e non. Infatti, in alcuni casi l’assegno maternità spetta anche alle neo mamme che avevano un lavoro.
Mamme italiane e straniere
Questo è il primo requisito su cui lo Stato italiano ha voluto che non si creassero discriminazioni. Infatti, l’assegno spetta sia alle mamme italiane che a quelle di altri Paesi comunitari. Unico requisito richiesto è la residenza in Italia per questo assegno materialmente erogato dal Comune.
L’importo dell’assegno
Si tratta di un importo decisamente interessante che arriva a 1.740 euro. La misura è connessa all’avere un figlio, sia naturale che adottivo. Un altro aspetto molto interessante di questo bonus è che non è previsto nessun tetto massimo. Quindi può essere riconosciuto anche per ogni figlio della coppia.
Nessuna discriminazione con questo assegno che spetta a tutte le mamme lavoratrici e non
Le donne lavoratrici che possono chiedere di ricevere questa somma sono quelle che, pur occupate, non hanno i requisiti per poter accedere alle forme di aiuto previste per mamme lavoratrici. Questo conferma la natura di fondo di questo assegno che vuole essere un aiuto per mamme prive di altre forme di sostegno al reddito.
La somma è ridotta in caso di altri aiuti
La somma sopra indicata è quella massima percepibile. Se la mamma riceve altri aiuti economici, può fare anche questa ulteriore domanda ad una condizione, però. Ossia, che quello che riceve è inferiore all’assegno massimo erogabile dal Comune. Può, in questo caso, chiedere la differenza.
Lo Stato ha quindi cercato di riportare tutte le mamme ad una condizione di parità. Avere un figlio da diritto alla medesima somma. Se non arriva da INPS integralmente, potrà arrivare in parte da INPS ed in parte dal Comune.
Il bonifico arriva sempre da INPS
Per quanto riguarda l’erogazione materiale del denaro, la mamma non deve preoccuparsi se non vede arrivare bonifici dal Comune. Infatti, il Comune controlla solo la regolarità della domanda ed i requisiti del richiedente. Il pagamento materiale arriverà sempre da INPS.
L’assegno si moltiplica in questi casi
L’assegno si moltiplica per il numero di figli della coppia. Questo meccanismo scatta anche a fronte di parto gemellare o se la coppia ha adottato o preso in affido più bambini.
Questa volta davvero i figli sono tutti sullo stesso piano e le mamme anche. Inoltre, è un sostegno che si aggiunge ad altre forme di tutela per la donna lavoratrice, per esempio le tutele contro il licenziamento. Se poi l’arrivo di uno o più bambini rende necessari lavori di ristrutturazione, ecco la mini guida ai bonus casa che spariranno nel 2022.