Nasdaq verso un setup chiarificatore

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Nasdaq dove è diretto?

Stiamo assistendo, un po’ su tutti i principali indici azionari internazionali, ad una serie di segnali ribassisti, che probabilmente rappresentano la prima fase dell’inversione di lungo termine del trend rialzista, intrapreso nel 2009.

A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT

Di seguito l’esempio offerto dal Nasdaq 100.

Osserviamo il seguente grafico:

L’indice ha realizzato la prima parte di un sequential setup, cioè una serie di segnali caratterizzati da una precisa sequenza, come evidenziato dalla frecce rosse e dalla freccia verde.

Prima rompe al ribasso la trend line supportiva del canale contrassegnato dalle trend lines nere, per poi dar luogo ad un pullback verso la retta inferiore del canale (freccia verde).

Come da manuale, non a caso la chiusura della barra settimanale del Nasdaq si ferma lungo tale retta, per dar luogo alla ripresa del ribasso.

A questo punto ci troviamo in corrispondenza di riferimenti supportivi rilevanti.

Prima il supporto statico dato dal minimo formatosi dopo la rottura delle trend line, e guarda caso al momento i prezzi si trovano in sua corrispondenza.

Più sotto la trend line rossa che costituisce base inferiore del canale tracciato sul grafico.

Con ogni probabilità per il Nasdaq assisteremo alla rottura di tali livelli, ulteriori segnali di conferma di inversione del trend e completamento del sequential setup.

Ma se la rottura di tali livelli ancora non si è verificata, un indicatore come il momentum a 12 mesi (vedi grafico successivo) proietta ulteriori ribassi e fornisce conferme di un trend ribassista di lungo termine.

Nasdaq momentum a 12 mesi

Notiamo come sul time frame mensile la maggior parte del trend rialzista possa essere racchiusa entro le due trend line in nero, che formano un canale rialzista di lungo (le frecce in nero indicano due punti di minimo dove passa la retta di supporto).

Ma sul grafico del momentum a 12 mesi assistiamo già sia alla rottura anticipata di tale canale (freccia rossa a destra), sia alla rottura di un rilevante supporto statico.

Come noto, infatti, indicatori e oscillatori servono a delineare rotture anticipate di supporti e resistenze, oltre che divergenze.

Interessante notare anche i livelli da cui è partito il ribasso dell’indice: gli stessi che hanno contrassegnato l’area dei massimi del 2000 (vedi ellissi).

Quando i corsi hanno superato al ribasso (freccia rossa a sinistra) il livello inferiore di tale area, si è avuta conferma di un trend che si è concluso solo dopo un ribasso di oltre l’80 per cento dai massimi.

Come quindi possiamo notare, la dinamica dell’indicatore entro il cerchio presenta significative affinità con le dinamiche del 2000.

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