Dopo 6 settimane di fila al rialzo, Mutuionline potrebbe essere vicina a un raddoppio del valore delle sue azioni. D’altra parte in passato il titolo ha sempre dato ottime soddisfazioni ai suoi azionasti con performance superiori sia al settore di riferimento che al mercato italiano. Basti pensare che negli ultimi cinque anni ha reso (includendo il dividendo) il 353.6%, a fronte di un settore di riferimento e un mercato italiano che hanno reso il -37.8% e 9.6%, rispettivamente. Anche nell’ultimo anno con un +63.5% ha fatto molto meglio a fronte di una performance negativa del settore di riferimento e del mercato italiano.
Probabilmente anche a causa di questa corsa senza fine, il titolo risulta essere sopravvalutato qualunque sia il parametro utilizzato per valutarlo. Il paradosso, poi, è il giudizio dell’unico analista che copre il titolo visto che ha un giudizio Buy, ma un prezzo obiettivo che esprime una sopravvalutazione del 20% circa.
Mutuionline potrebbe essere vicina a un raddoppio del valore delle sue azioni: i livelli chiave da monitorare
Il titolo Mutuionline (MIL:MOL) ha chiuso la seduta del 14 dicembre a quota 33,15 euro in rialzo dell’1,69% rispetto alla seduta precedente.
Time frame settimanale
Come dicevamo, Mutuionline ha chiuso al rialzo sei settimane consecutive e anche quella in corso fa ben sperare. D’altra parte il segnale dello Swing Indicator è saldamente al rialzo. Tuttavia il giorno del giudizio si avvicina con le quotazioni che stanno per raggiungere il I obiettivo di prezzo in area 35,1 euro. La tenuta di questa resistenza proietterebbe le quotazioni del titolo verso gli obiettivi successivi e, in particolare, vero un possibile raddoppio del valore delle sue azioni. In caso contrario potremmo assistere a un ritracciamento almeno fino in area 29,8 euro. Solo una chiusura settimanale inferiore a 26,3 euro farebbe scattare l’inversione ribassista.
Time frame mensile
La tendenza su questi time frame è rialzista dal mese di aprile (segnale dello Swing Indicator) e al momento non si intravedono segnali di pericolo che si concretizzerebbero con una chiusura mensile inferiore a 28,6 euro.
Approfondimento
Parte una fase ribassista dei mercati azionari fino alla fine di febbraio?