Musica leggerissima, il tormentone che tutti ballano in realtà nasconde un significato molto tragico

depressione

È una delle canzoni più riuscite di Sanremo 2021 ed è diventato un vero e proprio tormentone sui social. Parliamo di “Musica leggerissima”, brano cantato da Colapesce e Dimartino. La ascoltano tutti, in radio, in auto, e ormai è impossibile non conoscerne almeno il ritornello.

I social impazzano di videomontaggi con in sottofondo questa ballata orecchiabile che, dopo qualche ascolto, entra nella testa e non ne esce più. La coppia di cantautori siciliani Colapesce e Dimartino sceglie di affidare a questa canzone, all’apparenza leggera, un messaggio molto profondo.

Effettivamente il senso di questa canzone è un po’ dissonante dallo stato d’animo con cui viene cantata e ballata da tutta Italia. Cerchiamo di capire qualcosa in più sul significato di questa canzone.

“Musica leggerissima”, il tormentone che tutti ballano in realtà nasconde un significato molto tragico.

Un nemico invisibile

Al primo ascolto può sembrare una canzone leggera, lontana da messaggi profondi e importanti. Invece è proprio quello che è. Un elogio alla leggerezza che nasconde il racconto di un nemico invisibile, la depressione.

Il “buco nero” di cui parlano Colapesce e Dimartino è proprio questo, la depressione. Che può essere curata solo in un modo: mettendo un po’ di musica leggera. La situazione raccontata da questa canzone, dunque, ricorda un po’ quella che stiamo vivendo a causa della pandemia.

E la canzone da ballare, all’apparenza superficiale, d’un tratto diventa piena di significato. Un significato che combacia difficilmente con lo stato d’animo con cui “Musica leggerissima” sta spopolando sui social. Ecco spiegato perché “Musica leggerissima”, il tormentone che tutti ballano, in realtà nasconde un significato molto tragico.

“Musica leggerissima” come “Maracaibo”

Non è la prima volta che un brano con un significato profondo e, a tratti, tragico venga scambiato per una ballata allegra e leggera. Si pensi a Maracaibo.

La canzone, pubblicata nell’estate del 1981, ha infranto il muro del tempo ed è arrivata intatta fino ad oggi. È la canzone estiva per eccellenza, quella da ballare in spiaggia in gruppo, e tutti la conoscono.

Questa canzone, però, è molto diversa da ciò che tutti pensano. Racconta di una donna, spogliarellista di facciata ma che, in realtà, “faceva traffico d’armi con Cuba”, e di un amore tragico. L’amore era per Fidel Castro (diventato per ovvi motivi “Miguel”) e finì con 4 colpi di pistola che però, incredibilmente, non segnarono la morte della ragazza.

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