Dare da mangiare gli avanzi del cibo agli animali è un’attività compiuta da molti di noi. È divertente, gratificante, perché ci permette di poterli vedere da vicino, e consente di dare un senso agli avanzi alimentari. Uno di questi è senza dubbio il latte. Il motivo probabilmente è dovuto al fatto che in fase di crescita i mammiferi si nutrono per lunghi periodi del latte materno. Ma questi principi sono da contestualizzare, perché per altre specie la somministrazione del latte sarebbe addirittura tossica. Questo è vero ad esempio per gli uccellini, secondo un proclama più volte effettuato da parte della Lega Italiana Protezione Uccelli.
Eppure, per via di qualche preconcetto, spesso riteniamo che alcuni alimenti siano sempre nutrienti e benefici. Molti si ostinano ma il latte a questi animali non dovrebbe essere dato perché non è affatto salutare. Vediamo allora il motivo di questa forte raccomandazione.
Perché il latte non andrebbe bene
Far trovare alimenti pronti agli uccellini fa parte di quelle pratiche che qualcuno definisce birdgardening. Ovvero quel sistema che consentirebbe di allestire nel proprio giardino o davanzale spazi in grado di nutrirli e farli nidificare.
Negli uccellini mancherebbe completamente l’enzima in grado di far digerire il lattosio. I problemi digestivi che conseguirebbero all’ingerimento di queste sostanze potrebbero essere anche molto gravi. Questo ovviamente non è presente solamente nel latte, ma anche in altri derivati. Ad esempio nelle mozzarelle e nei formaggi, siano a pasta molle che dura. Per loro questi cibi sarebbero semplicemente tossici. Persino questi alimenti senza lattosio andrebbero evitati del tutto secondo la Lega Italiana Protezione Uccelli.
Allo stesso modo, forse in base allo stesso preconcetto, in molti danno da mangiare loro molliche di pane. Anche questo comportamento è sbagliato, se non addirittura potenzialmente causa di problemi. La digestione del pane richiede sforzo energetico, ed il tutto è fatto per un alimento che non li nutre. La LIPU fornisce anche consigli su cosa invece sarebbe utilizzabile.
Molti si ostinano ma il latte a questi animali non dovrebbe essere dato perché non è affatto salutare
La soluzione andrebbe dunque cercata altrove. Ad esempio nella frutta fresca o secca (come ad esempio le noci), nei semini (di girasole o di canapa, ma non quelli dell’uva sultanina e delle mele), nelle granaglie e nelle arachidi senza sale. Tra gli alimenti poi da evitare ci sarebbero l’avocado, i chicchi di caffè, i noccioli della frutta. Così come per altre specie di animali, anche il cioccolato risulterebbe tossico, e lo stesso vale per vari altri ingredienti dell’orto quali aglio e cipolla.
Nulla peraltro ci impedisce di allestire una mangiatoia artigianale fatta con un agrume svuotato e due spaghi sul nostro davanzale.