Moltissime volte, a causa di una caduta accidentale dello smartphone, ci siamo ritrovati con lo schermo rotto. Una volta che questo si era fatto in mille pezzi, siamo dovuti correre ai ripari e spendere cifre salatissime per sostituirlo. Nei casi più gravi, lo stesso cellulare ne è rimasto distrutto, in quanto dopo la caduta, non ha funzionato più bene. Quindi, abbiamo dovuto addirittura cambiarlo. Il tutto, con una vera stangata per le nostre tasche, da lasciarci nervosi per almeno una settimana. Sicché, ognuno di noi, quando è andato ad acquistare lo smartphone, prima ancora di uscire dal negozio, aveva preso precauzioni. Cioè?
Si era già procurato una pellicola protettiva del display, con funzione anti-rottura. Oggi, però, qualcosa è cambiata nella produzione dei telefoni e qualche errore è stato corretto. Dunque, molti si chiederanno se le pellicole protettive per gli smartphone servano ancora ad evitarne il danneggiamento. Ebbene, in quest’articolo, vedremo insieme se è così necessario correre a procurarsele.
Molti si chiederanno se le pellicole protettive per gli smartphone servano ancora ad evitarne il danneggiamento
Rispondiamo subito al quesito specificando che, proprio in virtù dei nuovi standard di produzione, le protezioni non sono più così necessarie. Quindi, non lo è più neppure la corsa alla pellicola antigraffio e antiurto più solida. Questo perché, come accennato, lo sviluppo nel settore degli smartphone non ha riguardato solamente le componenti interne. A subire una profonda rivisitazione, infatti, sono stati anche il pannello del display e le protezioni fisiche del device.
Ne deriva che, oggi, il vetro che protegge il telefono, è molto più resistente rispetto al passato. Lo hanno dimostrato i test condotti dagli specialisti, da cui è emersa la resistenza a graffi e cadute di ogni tipo. Di certo, però, ciò non mette al riparo da qualsiasi evenienza. Infatti, può capitare che lo smartphone ci sfugga dalle mani e colpisca un oggetto appuntito o sbatta uno degli spigoli. In tal caso, c’è poco da fare ma sono casi rari.
In caso di necessità
L’iPhone, per esempio, è l’azienda che ha utilizzato per prima gli schermi in vetro. Lo ha fatto con un materiale vitreo, chiamato Gorilla Glass, molto resistente. In particolare, quello di ultima generazione lo è di gran lunga di più. Rispetto al passato, dunque, questi nuovi schermi sono più difficili da rompere, tanto da non rendere più necessarie le protezioni. Tuttavia, se si è soliti rompere lo schermo perché distratti o perché si fa un lavoro particolare, potrebbero essere ancora utili.
In questo caso, abbiamo 3 scelte possibili. 1) Quelle in vetro temperato, che sono facili da applicare e sono più simili allo schermo originale. 2) Poi, c’è quella in PET che è in plastica, molto economica, sottile, liscia e leggera. Tuttavia, è molto difficile da applicare in maniera precisa. 3) Infine, c’è il TPU, che è poliuretano termoplastico, sottile e più resistente del PET. Tuttavia, come il medesimo, è abbastanza complicato da applicare con precisione.
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